Cinghiali e fuoristrada

Riceviamo da Legambiente: Circolo di Matera
Le gravi conseguenze di un abbandono: cinghiali e fuoristrada nell’Oasi di s.Giuliano.

  Verificheremo da subito le gravi conseguenze dei danni che si subiranno nell’area protetta  dell’Oasi di San Giuliano per le nefaste iniziative di questi giorni. Cacciatori e fuoristradisti hanno plaudito all’abbandono da parte del WWF del presidio di
Masseria Zagarella, hanno plaudito e dissono organizzati per riprendere un comportamento
criminale verso la natura e gli animali.
Gli agricoltori della zona sappiano che sono stati rilasciati 22 cinghiali – con femmine
gravide – nelle prossimitaàdel lago. Gli agricoltori e tutti coloro che dovessero subire danni
in conseguenza delle ricerca di cibo da parte dei cinghiali possono rivolgersi  alle ATC ed
alla Provincia di Matera che hanno pagato – con danaro pubblico- gli animali che
dovrebbero esser ammazzati dagli stessi cacciatori nell’inverno prossimo. Solo i cacciatori, i
veterinari, gli amministratori della Provincia, non sanno che di cinghiali ce ne sono già
troppi nella zona, che di danni se ne pagano già tanti. Loro, i cacciatori, sono al di sopra di
ogni ragionevolezza perchè ci hanno i soldi, pagano e poi hanno pure i fucili.
Mancavano i fuoristradisti, che come è noto sono i migliori tutori della Natura e
dell’Ambiente, ed eccoli a rombare e spolverare a Foggia di Lupo, a Zagarella, al ponte
Cagnolino, in tutti i siti di involo e caccia degli ospiti naturali di San Giuliano.
E’ molto triste questa involuzione ambientalista che quella importante parte della nostra
Regione sta subendo. E’ assolutamente necessario che le Associazioni, ognuna per una
parte, riassumano la responsabilità culturale di garantire all’Oasi di San Giuliano il rispetto
delle motivazioni della istituzione dell’area a Riserva, considerato che coloro che
amministrano la cosa pubblica non sono in grado di garantire alcun futuro ma solo un
presente fatto di egoismi e speculazioni.
La riserva naturale di San Giuliano non puòdiventare un divertimentificio o uno sfogatoio
di frustrazioni venatorie, meritevoli di un lettino di analisi.
L’Oasi di San Giuliano deve svolgere un ruolo di PACE tra uomini e natura, e come tale
deve poter ospitare scuole, anziani, famiglie in tranquillità senza il rombo di un fuoristrada
alle spalle od il rischio di una fucilata.
Ricordiamo che nella sola Regione Basilicata nella stagione venatoria 2006-2007 ci sono
stati 7 feriti da armi da caccia e due morti in battute al cinghiale.