Trekking urbano a Montescaglioso

20 Gennaio 2008

MONTESCAGLIOSO

le cantine, il centro storico, l’Abbazia

Coordinatori:

Difficoltà: turistica

Itinerario: l’itinerario percorre per un primo tratto il perimetro esterno del centro abitato di Montescaglioso per poi addentrarsi nelle stradine del centro storico. Si  concluderà con la visita guidata all’Abbazia di S. Michele Arcangelo. E’ consigliabile l’uso di scarpe comode con suola antiscivolo e di un cappello.

Partenza: ore 8.00 da Piazza Matteotti con auto propria. Alle 8.30 inizio dell’itinerario a Montescaglioso.

Rientro: l’escursione dovrebbe terminare per le 13.00. Per chi volesse fermarsi a Montescaglioso per il pranzo vi consigliamo la tavola calda “Contessa” (dal soprannome del titolare) dove per circa 15 euro si possono assaggiare piatti tipici del territorio. E’ consigliabile prenotare entro sabato 19/01. Chi fosse interessato può comunicarlo al momento dell’iscrizione, provvederemo noi, o meglio telefonare direttamente al numero 0835/207461 in tal modo avrà la possibilità di comunicare al ristoratore eventuali preferenze.

Altre informazioni:
L’escursione prevede un massimo di 40 partecipanti ed un contributo di 3 euro  per i soci e di 8 euro per i non associati . Parte di tale somma sarà da destinarsi alla visita guidata del complesso abbaziale, il resto come contributo per l’associazione. Le adesioni saranno prese  telefonicamente, via mail e per contatto diretto presso la sede associativa (via F. D’Alessio n.° 21) nelle giornate di martedì 15 e  venerdì 18 dalle 20.00 alle 21.30.
In caso di pioggia l’escursione sarà rinviata ad altra data da definirsi.

CENNI STORICI

Montescaglioso è un paese antico. Testimonianze dei primi insediamenti umani risalgono agli  Enotri VIII a.c. , ai Peucezi VII a.c. e ai Lucani nel V a.c.
Il motivo di una così precoce antropizzazione si deve alla sua posizione strategica. Montescaglioso nasce su di un crinale tra il fiume Bradano e il Basento e a poca distanza dal mar Ionio. Era quindi uno snodo strategico per le principali vie di comunicazione. La sua posizione dominante rendeva facile il controllo del territorio e la difesa in caso di attacco.

Il suo primo nucleo abitativo era costituito da un recinto fortificato ed autosufficiente, visivamente in contatto con gli altri situati su i punti più altri della collina.
Negli anni a venire di sicuro ebbe contatti, sia commerciali che conflittuali,  con le popolazioni della Magna Grecia che influenzeranno in maniera sostanziale l’agricoltura . Cominciarono le prime bonifiche e i disboscamenti, le prime coltivazioni di olivi e cereali.

Nel periodo della dominazione romana ritrovamenti e strane coincidenze fanno pensare ad un insediamento piuttosto sviluppato: la “civitas Severiana” dal nome di Alessandro Severo suo fondatore. La zona compresa tra il palazzo marchesale e l’Abbazia ha un reticolo di vie perpendicolari tra di loro di 70mt circa ed orientate Nord-Sud ed Est-Ovest cosa tipica degli accampamenti militari romani e poi delle “insulae”.
Se la Civitas Severiana è una ipotesi, notizia credibile è invece la presenza delle truppe del console Terenzio Varrone nel 216 a.c. e da cui deriverebbe il toponimo di “Monterrone” nome di un quartiere del centro storico.

Nei secoli successivi fino all’anno 1000 nessun documento può testimoniare i limiti del paese che probabilmente vive un momento di declino e di regressione. Ma è all’interno di questo periodo oscuro che si inserisce un dato che caratterizzerà lo sviluppo della città. E’ presente sul territorio una comunità di monaci basiliani ben insediata. La tradizione vuole che abbiano abbracciato la Regola di S. Benedetto. Il primo documento certo sulla presenza dei Monaci Benedettini risale al 893. Da questo momento in poi la vita economica e sociale di Montescaglioso ruoterà intorno all’Abbazia di S. Michele Arcangelo. Notevoli sono le produzioni di olio e vino. Diversi sono i frantoi o “tappeti” sparsi sia  per il centro storico  che nei  casali  di proprietà dell’Abbazia.

LE CANTINE

Le cantine, scavate nella roccia arenaria, sono all’origine di uno dei nomi con cui il paese era conosciuto nell’antichità “Mons Caveosus”. La forma tipica è costituita da un piccolo cortile delimitato da un muro di cinta e dalla grotta chiusa da una parete in cui è ricavata una porta. Spesso molto profonde all’interno hanno una temperatura stabile che favorisce la conservazione del vino che da sempre viene prodotto con ottimi risultati. Ancora oggi le cantine sono in gran numero utilizzate e spesso frequentate soprattutto nelle calde serate estive.