Da un lato le sempre più sentite esigenze di comportamenti responsabili per la cura e la tutela dellambiente, dallaltro i benefici che può apportare alla nostro corpo costretti come siamo spesso ad occupazioni sedentarie, suggeriscono di impiegare il più possibile anche in città il più antico mezzo di locomozione e cioè le due gambe. Tuttavia, tutta una serie di problemi traffico caotico, inquinamento, mancanza della precedenza ai pedoni che attraversano sulle strisce e di inadempienze dellAmministrazione Comunale strisce pedonali sbiadite e scarsamente visibili, mancanza di controlli nei confronti di automobilisti indisciplinati che parcheggiano sulle strisce o sui marciapiedi, posizionamento di pali segnaletici che rendono difficoltoso il passaggio pedonale sui marciapiedi, etc. rende difficoltoso il camminare a piedi in città.
Franco Martina ha presentato già nel 2002 una proposta al Comune per una CARTA DEI DIRITTI DEL PEDONE per sensibilizzare i nostri amministratori pubblici affinché si adoperino per la realizzazione di opere e compiti, che rientrano già nelle loro competenze e responsabilità, che permettano al cittadino di esercitare il diritto di camminare a piedi in sicurezza.
Chiediamo a chiunque sia sensibile al problema di dare il proprio contributo, anche comunicando semplicemente come la pensa, scrivendo nel forum dellassociazione oppure allindirizzo c.buono@falconaumanni.it . Non si esclude la possibilità di creare un osservatorio con il contributo concreto di cittadini ed amministratori per segnalare gli ostacoli alla mobilità pedonale e cercare insieme una soluzione.
Di seguito è il testo da riproporre allAmministrazione Comunale, suscettibile di correzioni ed integrazioni.
PER UNA CARTA DEI DIRITTI DEL PEDONE
Allo scopo di favorire e di garantire al cittadino-pedone e ai cittadini a mobilità limitata (disabili, anziani, madri con carrozzine, ecc.) la piena fruibilità di marciapiedi e di altri spazi urbani, si sollecita lAmministrazione comunale ad adoperarsi per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono questo diritto.
1) Curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei marciapiedi con la rimozione della pavimentazione sconnessa, dei cordoli usurati o a spigoli vivi e a creare, laddove mancano, scivoli di connessione per il passaggio di carrozzine;
2) Rimuovere pali e cartelli pubblicitari o indicatori in prossimità degli attraversamenti pedonali e che, spesso, costituiscono ostacolo alla mobilità;
3) Curare quotidianamente la pulizia di marciapiedi e di aree pubbliche, attivando tutte le iniziative per rimuovere la presenza periodica dagli escrementi dei cani. Si suggerisce il lavaggio dei marciapiede più frequentati così come avviene in alcune parti della città (es. via Lombardi nota come il Ponticello), lavvio di una campagna di sensibilizzazione per il rispetto dell ordinanza sindacale affissa solo in due giardini cittadini (ma non ancora nei parchi, per esempio) che vieta lintroduzione dei cani. Lordinanza, infatti, non è stata sostenuta dalla installazione di sacchetti usa e getta per la raccolta di escrementi e né tantomeno sono state adottate misure per segnalare tale obbligo ai proprietari di cani;
4) Intervenire affinché le ditte appaltatrici per la segnaletica orizzontale curino con maggiore specificità le tecniche per il rifacimento delle strisce di attraversamento, la cui durata è limitata. Vanno adottate misure per la visibilità anche serale della segnaletica di attraversamento. Si suggerisce in proposito linstallazione di elementi rifrangenti in prossimità dei marciapiedi, la rimozione delle cause che creano gli effetti zone dombra;
5) Realizzare isole intermedie per lattraversamento su strada a carreggiata larga, così come è stato fatto per via Ugo La Malfa ;
6) Collocare nelle pensiline del servizio di trasporto urbano panchine per la sosta dei pedoni a scarsa mobilità (anziani, disabili, ecc.)
I pedoni, attraverso un comitato per i diritti del pedone, si impegnano:
1) A sostenere le iniziative con la creazione di un osservatorio sulla mobilità del pedone, aperto al contributo di tecnici e amministratori comunali, scuole, associazioni e di quanti sono sensibili alla necessità di lavorare in concreto a una città a misura duomo.
21 febbraio 2008