Io, l’Inferno, il torrente che attraversando l’omonimo vallone finisce nella diga del Camastra, l’ho scoperto alcuni anni fa per ragioni di lavoro, e pensai ad una escursione lungo il torrente, partendo da Anzi.
Lo scorso anno , parlai con Giusi del progetto Infernoe lei , all’inizio un po’ scettica, ne parlò con i suoi amici di Anzi .Il percorso non era facile, quasi 12 km., con guadi sui torrenti, attraversamenti di reticolati, la vegetazione in alcuni punti quasi impenetrabile e piena di rovi , comunque si poteva fare. Concordammo una prima data a febbraio, poi la spostammo a domenica 18 maggio, ieri.
Questa mattina , reduce dall’Inferno di Anzi penso alla bella avventura di ieri, insieme ai molti amici che hanno partecipato, in un ambiente di una bellezza unica e selvaggia. In questa escursione, preparata brillantemente da Giusi Petrone, Donato Ruggeri, Vincenzo Passerella e Giovanni Pecora, abbiamo visto e provato di tutto, compreso la buonissima crema di nocciole del bar ad Anzi. La chiesa di Santa Maria con i suoi affreschi, il panorama a 360 gradi sulle valli e montagne che circondano Anzi, paese antico, sono stati un “aperitivo” culturale della giornata che è iniziata con un vento quasi freddo a Matera ed è finita con un caldo afoso e quasi estivo.
Si è iniziata l’escursione su un sentiero in un bosco di cerri fino ad un laghetto, poi, il rumore dell’acqua del torrente Mandra, l’odore dei fiori e le orchidee ci hanno accompagnato per quasi tutto il percorso, il paesaggio bucolico è poi diventato una specie di “selva oscura”, ed è cominciata l’avventura…
Passaggi a guado sui torrenti, attraversamenti sotto il giogo del filo spinato, la macchia fitta di ginestre e di rovi, un “ oscuro “ boschetto di pini in salita, il sole che comincia a farsi sentire, alle 14.30 a furor di …fame la sosta pranzo. Abbiamo gustato la salsiccia eccezionale di Anzi (fatto dalla mamma di Giusi ) e il pecorino del Pollino, le crostate, dolci, il caffè di Enza, il vino di due amici da Laurenzana. Alle 15.15 abbiamo ripreso il percorso sotto un caldo spezza gambe, finalmente il vallone dell’Inferno ed il torrente, con le sue cascatelle, che invita a rinfrescarsi, i passaggi “difficili” sono più frequenti, la stanchezza si fa sentire, una sosta prolungata presso la sorgente delle Nocelle nella contrada Deserti…nei pressi del torrente ricco di pesci .Si riprende per l’ultimo km, l’ultimo difficile guado con qualcuno che finisce con gli scarponi in ammollo, le mitiche foto di gruppo di Stephan, finalmente arriviamo alla confluenza dell’Inferno nella diga Camastra, una ripida salita, e siamo alle macchine.
Giusi, ci sorprende con dolcetti e caffè, graditissimi. Salutiamo Giusi e gli amici di Anzi e li ringraziamo per la bella escursione, gli autisti vanno a riprendere le auto lasciate presso il bosco all’inizio del percorso e, dopo una quasi piacevole attesa, si riparte per Matera .
19 maggio 2008 – Donato Casamassima