Quante volte vi è capitato che vi ponessero questa domanda:
“ma chi te lo fa fare?” di alzarti alle 6.00 di domenica mattina, di percorrere 15 km con 600 metri di dislivello!
In genere a noi viene posta con tono quasi di rimprovero, della serie “ma vedi questi due esauriti!”.
Gli esauriti siamo io (Margherita) e Franco Oliva.
Io ci ho provato tante volte a spiegare quella sensazione che ti prende quando arrivi a Piano Iannace e ti trovi davanti la più bella fioritura di viole che tu abbia mai visto, oppure quando, dopo tanta fatica, a Serra di Crispo arrivi a mettere la mano sulla corteccia dei Pini Loricati … (sono stata troppo poetica? chiedo perdono!).
O ancora quando arrivi a casa e ti assale quella stanchezza semplice ma appagata che ti fa dormire tutta la notte di un sonno profondissimo e tranquillo!
Io dopo il secondo tentativo di rispondere seriamente, ho cominciato a rispondere in modo evasivo con frasi tipo “perché mi fa stare bene” o ancora peggio “mi piace”…
Solo chi lo ha provato può capire!
E allora la rompiscatole questa volta la faccio io, ve la pongo io la fatidica domanda:
“MA CHI VE LO FA FARE?”
Rispondete come volete, con dei versi di una poesia o di una canzone che conoscete, magari in dialetto, con un disegno (bambini conto su di voi!) o meglio ancora con dei vostri pensieri.
Un verso, una strofa, un racconto, un poema epico !
Non vi è consentito rispondere in modo evasivo!
Non vi contenete. Raccontate le sensazioni, le emozioni, il fiato corto e il cuore che fa scorrere il sangue più veloce, la gioia, il dispiacere di non aver fatto l’ultimo bellissimo tratto perché le gambe non reggevano!
Regalateci il piacere di condividere le emozioni oltre che i chilometri, di sapere che non siamo gli unici esauriti sulla faccia della terra!!!!!!!
Date uno smacco a chi, pessimista o profondo conoscitore della psiche umana, dice che nessuno risponderà.
Lo so che siete bravi!
E allora mettetevi all’opera! Fate ricerche! Rispolverate reminiscenze scolastiche! Fermatevi 10 minuti e donatevi il tempo di ricordare. Incominciate la più dura delle battaglie … voi e il foglio bianco!
Quando la battaglia che vi vedrà vincitori sarà finita, inviate i vostri scritti a
m.sirritiello@gmail.com
buono.cosimo@libero.it
o se non avete una grande dimestichezza con il mezzo informatico, consegnate a mano tanto uno di noi tre è sempre presente alle escursioni.
E siccome sono una rompiscatole sul serio, mio marito testimone, vi chiedo di non adagiarvi sugli allori e di non far durare il travaglio 9 mesi … diciamo entro fine luglio.
Avevo detto sarò breve e quindi vi lascio ma con una preghiera … rispondete alla fatidica domanda!
Margherita Sirritiello