Luna e stelle: dove eravate?

Il titolo di questo diario che racconta l’escursione notturna, una classica estiva , poteva essere : trekking con la luna… , trekking sotto le stelle…, oppure un titolo un po’ più romantico trekking al chiaro di luna, o un titolo di paura il trekking della luna piena e si sa che nelle notti di luna piena si aggira il lupo mannaro… insomma la luna e le stelle comunque nel titolo dovevano esserci….siamo o non siamo in estate? Visto l’andamento climatico dell’escursione il titolo invece poteva essere: cime tempestose…, alba tragica…, fischia il vento e urla la bufera.., e la pioggia che va…

Riferito ai partecipanti il titolo poteva essere: trekker coraggiosi…, ombre nella nebbia…, scarponi nel fango…

 

Ho scelto un titolo che vuole essere una interrogazione ed un rimprovero, bonario, a sorella luna e alle stelle, le grandi assenti della notturna, in verità , per qualche minuto, si sono fatte vedere…

L’appuntamento, insolito, è presso il panificio S. Giacomo siamo in 23, per una notturna che si prospetta più impegnativa di quelle che l’hanno preceduta, è un buon numero. Per alcuni è la prima volta in assoluto con TFN. Pino è venuto a salutarci, lui e la sua “piccola tribù” purtroppo non ci saranno. A proposito Luca , Sofia , e Alessandro, bravissimi, sono stati promossi con tutti 10 che vergogna nemmeno un … 9! Le ultime informazioni meteo, non sono buone, si parte comunque, i coordinatori sono Adriano Cristallo e Stephan Summerer veterani di tutte le notturne di TFN.

 

La solita sosta presso il bar sulla Sinnica e alle 21.30, lasciate le macchine, siamo in partenza da Colle Impiso. Si scruta il cielo, in precedenza ha piovuto, si vede qualche stella , si spera in un cielo stellato e soprattutto sulla luna piena che ci accompagnerà lungo il percorso.. …

 

Iniziamo a scendere nel bosco alla luce delle torce elettriche verso i piani di Vaquarro, comincia a piovigginare, si escono fuori mantelle para- pioggia e copri- zaino, usciti dal bosco costeggiamo il torrente Frido, poi in salita, in fila indiana sulla forestale ci dirigiamo verso il Piano Gaudolino dove è prevista una lunga sosta , con bivacco presso la baita.

 

La pioggia diventa insistente, gli scarponi affondano nel pantano della strada forestale….comunque si continua a salire. Passiamo nei pressi della sorgente Spezzavummola, rifornimento di acqua, poi il Gaudolino e soprattutto una luce lontana in direzione della baita, ci arriviamo alla spicciolata verso mezzanotte, inzuppati di acqua e sudore, siamo finalmente al coperto. Alla baita ci accoglie un gruppo di Morano Calabro con Carmelo Aita, il camino è acceso, ed a turno proviamo ad asciugarci, nel frattempo Nicola M. è alle prese con le bruschette e, a seguire, la salsiccia arrosto, innaffiata da un buon vino. Fuori ha smesso di piovere, ci riposiamo alla meglio, qualcuno dorme o tenta di dormire…..

 

Sono le 3 del mattino a sprazzi si rivede la pioggia, si discute se continuare come da programma e salire in cima a Serra del Prete per aspettare l’alba. Adriano e Stephan, sentiti anche gli anziani del gruppo, decidono di partire anche in presenza di pioggia In pochi minuti siamo pronti, alle 3,15’ inizia la scalata dalla cresta Nord di Serra del Prete che con i suoi 2180 mt è la terza cima del massiccio. Si procede nella faggeta in fila indiana, in testa Stephan; Adriano , saggiamente, chiude la fila insieme a qualcuno in leggera difficoltà. Dall’alto la fila dei 23 sembra , un serpentone luccicante, o una processione un po’ lugubre, lo spettacolo comunque è molto bello.Intanto piove e spiove, usciti dal bosco iniziamo a salire allo scoperto sulla cresta, la sorpresa del biancore dei nevai in contrasto con il buio della notte, il vento si fa sentire ed anche il freddo, la pioggia ha smesso e si spera definitivamente…..In lontananza si intravvedono le luci di Morano e Castrovillari, la sagoma imponente del Pollino, e più lontano l’anfiteatro dei Piani di Pollino, Serra delle Ciavole e Serra di Crispo .

 

Scrutiamo il cielo, finalmente si fa vedere la luna , la grande assente, rossa e bellissima, si intravvede anche qualche stella, ci fanno compagnia per qualche minuto , poi spariscono sopraffatte da nuvoloni neri…Comincia ad albeggiare , le lampade sono spente, si arriva in cima, il sole, tanto atteso, che ci ha scaldato in altre notturne, non lo vedremo, ad est come dappertutto è pieno di nuvole. Il tempo di cambiarci, colazione con l’ ottima ciambella di Lucia , latte e caffè caldo, le foto di rito. Alle 6.00 cominciamo a scendere, verso la cresta SO di Serra del Prete . Cala la nebbia, la pioggia, forte, riprende. Il vento che spira da NO aumenta d’intensità , l’acqua diventata quasi ghiaccio, ci prende trasversalmente sulla destra, fa molto freddo, a fermarsi si congela… Siamo in mezzo ad un forte temporale in quota , mancano solo i fulmini, che vediamo comunque lontano….Proseguiamo , la fila diventa più corta per evitare che qualcuno si perda nella nebbia.

 

Si continua cosi fino ad uscire dalla parte scoperta per inoltrarci nel bosco verso il Belvedere di Malevento.Finalmente il tempo migliora esce perfino un po’ di sole, dal Belvedere ci dirigiamo al rifugio De Gasperi (vergognosamente chiuso).Sosta per cambiarci e bere ancora qualcosa di caldo, questa volta c’è anche il tè. Un camperista del CAI di Lecco ci offre un po’ di grappa, sui visi si legge la stanchezza , ma anche soddisfazione per la prova, molto dura, appena passata. Decidiamo di partire subito, sulla Sinnica troviamo un bel caldo, non è mai stato cosi piacevole….

 

 

 

La notturna di quest’anno è stata particolare, una bella avventura, alcuni , soprattutto i nuovi, avranno pensato alla fatidica frase di Margherita “ ma chi me la fa fare?”. La montagna è sempre bella, imprevedibile, abbiamo fatto una straordinaria esperienza che difficilmente si potrà ripetere, la pioggia , la nebbia , il vento, il freddo, la neve, i tuoni e fulmini(lontani) la luna e le stelle ( per poco), il sole, il caldo ( lungo la Sinnica) abbiamo visto, sentito, e provato tutto questo. Adriano e Stephan a cui è toccata la difficile decisione di continuare l’escursione, sono stati bravissimi a guidare il gruppo in una situazione non facile. I partecipanti , e li cito tutti, Enzo, Gaele, Gianni, Gianfranco 1, Gianfranco 2,Mariangela, Carlo, Rosa, Graziana, Domenico, Pietro, Antonio, Nicola G. ,Nicola M. ,Rocco, Jalma, Francesco, Paolo, Aldo, Massimo anche loro, sono stati bravi a partecipare, nonostante le previsioni meteo non fossero buone, a socializzare nel gruppo e, soprattutto, a collaborare con le guide.

 

Scegli una strada in salita è quella che ti porta alla felicità (Jean Salem)

Alla prossima,

Donato Casamassima 30 giu 2010