Domenica 30 Ottobre
Camminare nel trekking è sempre associato a quello che tradizionalmente significa spostarsi da un luogo all’altro avendo come mezzo i soli propri piedi.
Si lasciano alle spalle le sicurezze e le strade tracciate e con esse si lasciano indietro anche le abitudini e i pensieri che le accompagnano, si accetta di avere a che fare con i propri limiti fisici o psichici, con le proprie paure legate alla sensazione di potersi affidare all’intuito o ad altri, alla possibilità di perdersi e di poter rimanere soli a contatto con la natura e i suoi imprevisti. Camminare è quello che i nostri più antichi progenitori hanno sempre fatto per trovare cibo, terre, nuovi amici.
Per tutti una passeggiata è piacevole e rilassante anche per questo. Durante una esperienza di trekking, il breathwalk potrebbe dare un maggiore profondità allo sguardo sul paesaggio, fornire nuova energia, poter affrontare terreni difficili utilizzando moduli di respiro e ritmi adatti, dare gli strumenti per riprendersi dalla fatica utilizzando tecniche adatte.
Perché una maggiore profondità nello sguardo: durante la pratica la messa a fuoco visiva registra notevoli cambiamenti, per cui è più facile passare dall’osservazione dal macro al micro, questi cambiamenti hanno degli effetti sul sistema nervoso per cui è più facile avere chiarezza nella visione esteriore ma anche in quella interiore.
Perché maggiore energia: si sa che il respiro è fondamentale sia sul piano fisico (energia muscolare, cuore, ghiandole) ma anche sulle nostre emozioni (capacità di essere determinati, di avere coraggio, di poter esprimere empatia con ciò che ci circonda e sentirci parte del tutto).
Perché minor fatica: grazie alla respirazione consapevole, alla scansione ritmica e all’attenzione al momento che si vive che ci aiuta a non perderci d’animo e a utilizzare al meglio il tempo presente per essere tutti interi nel tempo e nella esperienza che si sta vivendo.
Escursione del silenzio vuol significare sperimentare il camminare con una
modalità diversa da quella a cui siamo abituati.
Far tacere per una volta i pensieri che ci portano continuamente lontano dal
momento e dal luogo in cui ci troviamo e metterci in una posizione di ascolto.
Breathwalk, ci spiega Marisa Saponaro, potrebbe tradursi in italiano “respiro
camminando”. E’ una tecnica di Yoga Kundalini che sincronizza la respirazione
con i passi, mantenendo un atteggiamento di attenzione e meditazione
concentrata.
Ancora una volta è un’occasione per provare ad osservare fino in fondo che
cosa accade intorno a noi e contemporaneamente quale effetto ciò provoca
dentro di noi.
- Raduno: ore 9:00 nel piazzale antistante la chiesa di Sant’Agnese per portarci a Serra Pizzuta in auto a pochi chilometri di distanza.
- Durata: 2 ore e 10 minuti, soste comprese; si rientrerà a Matera per le ore 13:00
- Lunghezza del percorso: circa 3 chilometri
- Percorso: facile
- Sorgenti per il rifornimento idrico: nessuna; non dimenticare di portare una borraccia d’acqua
- Attrezzatura: è necessario portare scarpe adatte ad un percorso su semplice terra spianata
- Coordinatrici: Marisa Saponaro e Angela Fontanarosa
- Info e richiesta di partecipazione: Cosimo Buono tel.328.8474201
N.B.: è richiesta la partecipazione all’incontro di preparazione all’escursione venerdi 28 ottobre, che si terrà nella sede TFN in vico Lombardi n.3. Durante l’incontro saranno fornite indicazioni più precise sui contenuti dell’escursione. I coordinatori dell’escursione possono modificare il percorso programmato o spostare o annullare l’escursione a causa di sopravvenute necessità.
Le prenotazioni potranno essere effettuate entro venerdì 28 ottobre e fino alla concorrenza dei posti disponibili; per i non soci è previsto un contributo di 3 euro. Non saranno ammessi a partecipare all’escursione i non iscritti all’associazione che non si siano preventivamente iscritti e versato il relativo contributo entro il termine suindicato.
DESCRIZIONE DEL LUOGO
Serra Pizzuta la vedo tutte le mattine da casa mia nella valle tra Montescaglioso e il Lago di San Giuliano. Si trova di fronte alla Murgia di Parco dei Monaci, un po’ più indietro verso Matera. Ha diversi accessi, uno si trova dopo Autochic, andando verso Monte, in corrispondenza di una azienda di allevamento che si vede a destra. Un altro, quello che serve a noi, si trova dopo una nuova costruzione ancora non finita, fornita di pannelli solari, lungo una strada che inizia con un cartello di divieto perché proprietà privata.
Il percorso si snoda intorno ad una collina piantumata durante gli anni 60/70 nelle politiche di rimboschimento. Le essenze presenti sono pini d’Aleppo ed eucalipti con macchia mediterranea. Intorno campi coltivati a cereali. La collina è un interessante sito archeologico, poiché è stata sede di insediamenti umani durante il neolitico e si sono avuti ritrovamenti dovuti alla lavorazione in loco della pietra. Infatti, come tutte le Serre intorno a Matera, fa parte geologicamente di quelli che, in ere primordiali erano le coste del mare, per cui presenta rocce tipiche di queste zone che sembrano conglomerati in cui sono imprigionati sassi di varia origine, tra cui le preziose selci usate per gli strumenti da guerra, per la caccia e per gli usi domestici. Inoltre alla sua sommità, nel punto più alto è presente un punto geodetico, cioè un punto di riferimento sul quale disegnare le mappe del territorio, usate dall’Istituto Geografico Militare, ora soppiantato dai metodi di rilevazione satellitare.
Marisa Saponaro
OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI
- Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
- Essere puntuali all’appuntamento;
- Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
- Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal/i coordinatore/i non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
- Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante;
- Comunicare tempestivamente al/i coordinatore/i la eventuale sopraggiunta indisponibilità alla partecipazione all’escursione.
:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::
Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascun’escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.
:: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::
– Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Essere a conoscenza del presente regolamento ed accettarlo.