Da Sassilive.it (13 Aprile 2012)
50 anni dopo l’affresco del Vegliardo Santo Monaco ritorna a Matera. Il 13 aprile del 1962 era stato “strappato” da una parete della chiesa rupestre della Madonna degli Angeli, nel cuore del parco della Murgia materana da un collezionista d’arte tedesco, Rudolf Kubesh, riconosciuto in seguito come l’autore di altri furti di opere pittoriche che fanno parte del ricco patrimonio storico-religioso della città dei Sassi, tra cui uno stemma arcivescovile custodito all’interno del Santuario di Santa Maria della Vaglia.
Nel monastero di Santa Lucia alla Civita si è svolta la cerimonia di riconsegna dell’affresco recuperato grazie al lavoro sinergico svolto dalla guida turistica materana Francesco Foschino e dal professore tedesco Friedrich Sernetz, già allievo di Rudolf Kubesh. L’affresco del Vegliardo Santo Monaco era dato per distrutto ma nell’ottobre 2010 il professore Sernetz arriva a Matera per raccogliere notizie utili per la biografia dedicata al suo maestro. E’ in questa occasione che incontra la guida turistica Francesco Foschino. E’ in quel momento che si torna a discutere dell’affresco del Vegliardo Santo Monaco che Kubesh aveva asportato dalla chiesa rupestre della Madonna degli Angeli. Per oltre un anno Foschino e Sernetz hanno battuto tutte le piste per cercare di ritrovare l’affresco dato per distrutto e qualche settimana fa la missione è stata portata a termine. Si è scoperto che l’opera era in possesso di un cittadino tedesco completamente ignaro della provenienza dell’affresco, che risulta integro ed in ottimo stato di conservazione. L’affresco raffigura un vegliardo Santo monaco, ed illuminava l’abside della chiesa di Madonna degli Angeli, a sinistra dell’altare, nel parco della Murgia materana. Il 13 aprile del 1962, l’insegnante tedesco Rudolf Kubesch, con due giovani assistenti, precisamente un ragazzo e una ragazza, trafugò circa 15 affreschi dalle chiese rupestri dell’agro materano con la tecnica dello strappo. Tra questi anche il Vegliardo Santo Monaco.
Il crimine fu scoperto da un giovane studente materano, Nicola Locuratolo, che avvisò immediatamente i soci del Circolo La Scaletta, che denunciarono il furto ai Carabinieri il 21 aprile 1962, a distanza di una settimana dal giorno in cui si presume siano avvenuti i furti da parte di Kubesch. L’azione congiunta di Interpol e Carabinieri ha permesso di recuperare un parte degli affreschi, ma il Vegliardo Santo Monaco è rimasto per mezzo secolo in terra di Germania. Le opere non recuperate furono ritenute distrutte per sempre nel tentativo di strappo.
Nell’ottobre 2010 avviene un incontro casuale fra Friedrich Sernetz, già allievo di Kubesch ed in procinto di scriverne una biografia, e Francesco Foschino, operatore turistico materano ed appassionato ricercatore di storia locale.
Nasce in quel momento una fruttuosa collaborazione italo-tedesca, che ha permesso la puntuale ricostruzione del furto grazie a documenti e testimonianze inedite raccolte da Sernetz e Foschino fra la Germania e l’Italia, e che quindi ha reso possibile il ritrovamento dell´affresco.
Non è da escludere che successive indagini, svolte anche in collaborazione con gli organi preposti, possano permettere di recuperare anche gli altri affreschi trafugati e mai ritornati. L’opera è stata ufficialmente riconsegnata alla città in occasione dei 50 anni esatti dal furto presso il monastero di Santa Lucia alla Civita: hanno partecipato i protagonisti che hanno permesso di ritrovare l’affresco, il materano Foschino e Friedrich Sernetz, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il Sovrintendente per i beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata, Marta Ragozzino, il presidente dell’Ente Parco della Murgia materana, Pierfrancesco Pellecchia, il Comandante dei carabinieri di Matera, il tenente colonnello Antonio Russo e diversi soci del Circolo La Scaletta, tra cui Raffaello De Ruggieri, che ha ripercorso attraverso alcuni aneddoti realmente vissuti in prima persona le tappe salienti che riguardano l’affresco del Vegliardo Santo Monaco, dal furto messo a segno da Kubesh al suo ritrovamento.
De Ruggieri si è soffermato sulla denuncia ai Carabinieri, favorita dalla segnalazione di Nicola Locuratolo e sui benefici che sono scaturiti da quell’episodio decisamente negativo. “Non tutti i mali vengono per nuocere – ha ricordato De Ruggieri – perchè il furto di diversi affreschi ha permesso alla città di Matera di prendere coscienza del ricco patrimonio storico-artistico e religioso presente sul territorio e di favorire l’istituzione della Soprintendenza per la conservazione e tutela dei beni culturali. Il furto di Kubesh ha permesso anche ai soci della Scaletta di presentare un progetto ad Emilio Colombo per la realizzazione di un itinerario turistico-religioso dedicato alle chiese rupestri che prevedeva la costruzione di una strada per raggiungere il ricco patrimonio presente all’interno della Murgia materana. Il progetto fu approvato con la variante di un piazzale che oggi tutti riconoscono come il Belvedere.”
Curiose anche le giustificazioni ricordate da De Ruggieri con cui il tedesco Rudolf Kubesh aveva provato a giustificare in tribunale il furto dell’affresco del Vegliardo Santo Monaco messo a segno nella città di Matera. Kubesh fu punito con sei mesi di reclusione ma a distanza di 50 anni l’affresco del Vegliardo Santo Monaco ritorna finalmente a casa ed è questa la notizia più bella alla vigilia della giornata che inaugura la quattordicesima edizione della Settimana della Cultura, che sarà celebrata da sabato 14 aprile 2012 a Matera all’interno di Palazzo Lanfranchi. E mentre nella sala Levi il presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani avvierà a Matera le celebrazioni per il centenario della scomparsa del poeta e professore Giovanni Pascoli, per due anni titolare di una cattedra al Liceo Duni, all’epoca “ospitato” nelle stanze del Palazzo Lanfranchi, nel Museo d’arte medievale e moderna, ubicato nelle sale superiori dell’ex convento di via Ridola sarà esposto anche l’affresco recuperato del Vegliardo Santo Monaco. Un motivo in più per raggiungere la città di Matera e scoprire il suo ricco patrimonio artistico nella settimana della cultura 2012.
(Michele Capolupo)