Sabato 22 e domenica 23 giugno 2013 (T-E)
ADESIONI ENTRO IL 2 GIUGNO!!
22 giugno: visita guidata a Taverna, città natale di Mattia Preti; Centro Visita Monaco, gestito dal Corpo Forestale dello Stato
23 giugno: escursione al Monte Gariglione difficoltà E (mediamente impegnativa)
Coordinatori: Cosimo Buono, Salvatore Gigliotti guida: Ciccio Iiritano (C.A.I. di Catanzaro)
PROGRAMMA DI MASSIMA
Sabato 22 giugno
ore 6:30 partenza da Matera – piazza Matteotti in bus
ore 11.00 arrivo previsto a Taverna e visita turistica guidata alla città d’arte Taverna
ore 13:30 pausa pranzo
ore 15:00 centro visita Monaco e Villaggio Mancuso
ore 18:00 arrivo e sistemazione in hotel
ore 19:30 cena e pernottamento
Domenica 20 giugno
ore 7:00 sveglia e colazione
ore 8:30 partenza in bus
ore 9:15 arrivo nella Riserva Naturale del Monte Gariglione e inizio escursione con pranzo a sacco
ore 16:30 fine escursione e ritorno a Matera
ore 21:00 rientro previsto a Matera
Equipaggiamento richiesto: abbigliamento da montagna adeguato alla stagione, scarponi da trekking, bastoncini telescopici, cappellino, occhiali da sole, crema solare protettiva.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
soci euro 70,00; non soci euro 75,00
La quota comprende: spostamenti in bus (autoservizi De Angelis), cena, pernottamento (Hotel Ristorante Granaro, in camere a 2, 3 o 4 letti, con bagno e doccia), colazione e sacchetto per il pranzo della domenica, guida turistica e guida escursionistica locali.
Le richieste di adesione dovranno pervenire ai coordinatori (tel. 328.8474201; e-mail buono.cosimo@libero.it) entro domenica 2 giugno. Le quote, per intero, dovranno essere versate, pena l’esclusione, entro e non oltre martedì 11 giugno presso la sede dell’associazione in Vico Lombardi, 3.
N.B.: Numero minimo partecipanti 42, numero massimo 50. L’associazione ed i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e incidenti che si dovessero verificare prima, durante e dopo le escursioni. Sono coperti da assicurazione contro gli infortuni solo i soci regolarmente iscritti, i soci non iscritti dovranno sottoscrivere una liberatoria. L’incontro pre-escursione si terrà martedì 18 giugno nella sede dell’associazione alle 20:00.
LA SILA In un articolo sulla Calabria Palmira Scalise, poetessa e scrittrice silana di Carlopoli (CZ), esordisce con la seguente massima: “Italia fu, prima che Italia fosse”.
La Calabria pur coi suoi 800 Km di costa può considerarsi, prevalentemente, una regione dal territorio collinare e montuoso. Attraversandola da nord a sud, incontriamo il massiccio del Pollino, che condividiamo con la Lucania poi, dopo la Piana di Sibari, s’incontra la Sila, quindi le “Serre” del vibonese ed infine l’Aspromonte.
L’altopiano silano è terra antichissima, emersa quando gran parte dell’Italia era ancora sommersa dal mar Mediterraneo. I suoi primi abitanti furono i Vitulli o Itali, tribù dell’Enotria dedita all’allevamento dei bovini. (Pascitur in magna Sila formosa juvenca scrive Virgilio, nelle Georgiche, riferendosi alle vacche di razza podolica).
Vitalia – terra dei vitelli – fu originariamente il nome della Sila, che in seguito diede il nome alla nostra nazione.
L’attuale nome della Sila deriva da “Silva” , cioè selva, foresta, lasciata dalla dominazione romana che assume denominazione differente man mano che interessa varie zone della provincia di Cosenza, Crotone e Catanzaro:
- La Sila Greca, il cui territorio ha accolto molte comunità arbereshe e dove in passato sono sorti vari cenobi di radice bizantina;
- La Sila Grande, nel cosentino, dove si trova la stazione turistica di Camigliatello e i secolari esemplari dei “ Giganti della Sila”;
- La Sila Piccola nel catanzarese, con i Villaggi Racise, Mancuso e ed il “Centro Visita” con interessanti itinerari didattici, in località Monaco nel comune di Taverna.
Negli anni ’30 un passo decisivo per la valorizzazione della Sila Piccola è stato compiuto per iniziativa di Eugenio Mancuso, ardito e moderno industriale che, nel cuore dei boschi di Taverna, ha creato un centro turistico battezzato “Villaggio Mancuso”, caratterizzato da tipiche casette in legno che ricordano i paesaggi svizzeri, di cui fa parte la rotonda (bar) e l’Albergo delle Fate.
“Il gran bosco d’Italia”, come fu definito in passato l’altopiano silano, è entrato nell’immaginario collettivo per le abbondanti nevicate, la presenza dei lupi e la bellezza dei laghi. Tra le specie boschive domina, incontrastato il Pino Laricio o pino di Calabria, insieme ad abete bianco, faggio, pioppo, ontano napoletano e castagno. Mentre il sottosuolo si popola di pregiati porcini, lattari e ovuli, ma anche coreografiche felci, ginestre dei carbonai e Sinagli (Verbasco, esportato fino a poco tempo fa in Francia per l’estrazione di penicilline).
Queste contrade, con il loro verde abitato di silenzi, fin dal medioevo hanno accolto mistici attratti dalla solitudine pensosa. Tra i tanti brilla come un faro di spiritualità la figura dell’abate Gioacchino da Fiore che dal Monastero di Corazzo, a pochi km da qui, mosse verso Iure Vetere, dove poi fondò l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore (CS) e con i suoi studi gettò le basi per la teologia moderna, citato da Dante nel XII canto del Paradiso: “…e lucemi da lato/ il calavrese abate Giovacchino / di spirito profetico dotato”.
Più tardi, nell’800, gli intricati e paurosi scoscendimenti della Sila sono stati teatro del brigantaggio, offrendo sicurezza alle rocambolesche gesta di Giosafatte Talarico di Panettieri.
Prodotti tipici: caciocavallo silano, provole, butirri e ricotta affumicata (ricotta tosta) e giuncata, soppressate, salsicce piccanti e capocolli, funghi e castagne.
Salvatore Gigliotti
QUALCHE NOTIZIA SUI LUOGHI DELLA GITA
Taverna (CZ)
Città d’arte, diede i natali a Mattia Preti, di cui proprio quest’anno si celebrano i 400 anni dalla nascita. Il “Cavalier Calabrese” è uno dei principali artisti del Seicento europeo. Dopo aver lavorato a Napoli ed a Roma, è diventato l’artista predominante nell’isola di Malta, dove la sua eccezionale produzione pittorica ha esercitato una notevole influenza. Diverse sue opere sono conservate nelle due più importanti chiese di Taverna: San Domenico e Santa Barbara.
Centro Visita Monaco
Nel Parco Nazionale della Sila, nel Comune di Taverna in località Monaco, a pochi chilometri dallo storico “Villaggio Mancuso” ed all’interno di un meraviglioso bosco secolare di pino laricio, ha sede il Centro Visita “Antonio Garcea” del Corpo Forestale dello Stato. Fulco dell’attività di promozione, informazione ed accoglienza dei visitatori della Sila, il Centro è una struttura altamente specializzata nell’educazione ambientale. Dispone di due musei tematici: “Le Foreste della Sila” e “Le Foreste e l’Uomo”. E’ possibile percorrere il sentiero delle erbe aromatiche e medicinali e il sentiero geologico. Alcune aree sono destinate a centri di ambientamento e diffusione per caprioli e cervi, a centro didattico-dimostrativo per daini, a centro didattico e di ambientamento per esemplari di gufo reale, che si sta provvedendo a reintrodurre nella Sila Piccola.
Riserva del Monte Gariglione
La Riserva Naturale Biogenetica del monte Gariglione, interessa un’area di 450 ettari di foresta di pino laricio e abete bianco, situata tra i 1500 e i 1750 metri di altitudine sul versante meridionale del monte Gariglione, nella zona Sila Piccola. La Riserva Naturale si trova all’interno del Parco Nazionale della Sila, a pochi km di distanza dalla Riserva Naturale di Poverella di Villaggio Mancuso. L’intera zona del monte Gariglione, con le alte valli del Tacina e del Soleo, è considerata l’area più integra e selvaggia dell’intero altopiano della Sila, con paesaggi meravigliosi degni delle fitte e oscure foreste del nord Europa.
:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::
• Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
• Il programma riporta, per ciascun’escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
• Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
• Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
• Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.
:: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::
• Partecipare possibilmente alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
• Essere puntuali all’appuntamento;
• Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
• Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
• Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
• Essere a conoscenza del presente regolamento ed accettarlo