E’ da un po’ che il tempo meteorologico non è dalla parte di Falco Naumanni. E anche alla giornata del birdwatching, già all’appuntamento, piove. Abbiamo già desistito ad uscire nel pomeriggio e speranzosi guardiano verso la Diga. Sembra che lì il cielo si stia aprendo. La nostra prima tappa è al CRAS (centro recupero animali selvatici) della diga gestito dagli amici di vecchia data Matteo Visceglia e Mariangela Frangione.
Rispettando appieno il suo ruolo, Matteo ci accoglie con tra le mani una tortora non in piena forma. Mentre ringrazia Falco Naumanni per la visita, si distrae e la tortora gli sfugge. Non in grado di volare l’uccellino si posa sul prato della vicina sede del Consorzio di bonifica. Una telefonata al custode, che sorride divertito, e la tortora finisce sana e salva nella gabbietta che la ospiterà fino a che non si sarà ripresa del tutto. Per lei sul tavolo è già pronta la pappa in una siringa. Entriamo nel centro ed è palpabile l’impressione che a reggere la “baracca” non siano i soldi ma la passione. Passione di chi nonostante tutte le difficoltà ci mette anima, cuore e inventiva.
Nelle prime gabbie ci sono Poiane, Nibbi, Falchi Pellgrini, il Gufo Reale (immobile al punto che molti visitatori pensano sia impagliato!). La maggior parte di loro non sarà mai liberata. A qualcuno manca un’ala, ad altri una zampa. Animali maestosi, bellissimi rinchiusi in gabbia senza la possibilità di volare! A vederli così ti si spezza il cuore! In un secondo gruppo di gabbie vediamo un Barbagianni, un Airone Cinerino e dei Grillai, prima avanguardia nel plotone che tra un po’ affollerà il centro.
Ma ad attirare l’attenzione è un ospite in particolare. In una gabbia conosciamo Sting, un esemplare di due anni di istrice. Sarà per la sua storia tristissima, sarà perché tranquillo si fa guardare e fotografare, ma il feeling è immediato. La mamma lo aveva in grembo quando è stata investita e nell’urto lo ha partorito. Unico sopravvissuto. Alcune persone hanno visto qualcosa muoversi sull’asfalto e si sono avvicinati. Sting era ancora attaccato al cordone ombelicale. Da allora è stato nutrito e accudito dagli uomini. Non potrà mai essere liberato, l’imprinting con l’uomo è troppo forte. Ma lui è tranquillo, bellissimo, un attore! Mangia tranquillo le mele che Matteo gli ha dato, rosicchia ciò che gli capita a tiro, anche la recinzione, per consumare gli incisivi che altrimenti diventerebbero troppo lunghi. Mariangela ci racconta che ha scavato un tunnel nel terreno per andare a far visita ai suoi vicini di gabbia.
Conclusa la visita al centro, con l’invito di Matteo di andare a trovarlo, ci dirigiamo verso il Cavalcavia Ciamborrana. Un paio di soste lungo il tragitto, ci consentono di vedere alcuni esemplari di Svasso in abito nuziale. Arrivati al belvedere di Ciamborrana, notiamo alcune orchidee e un bel po’ di immondizia. Con il cannocchiale Franco e Gianvito ci fanno vedere esemplari di Spatola (schiacciano un sonnellino con il becco sotto l’ala e su una sola zampa), Aironi Cinerini in abito nuziale, un Airone Rosso, Garzette, Cormorani, Folaghe alcuni Nibbi (uno vola sulle nostre teste … è venuto a controllare se siamo commestibili). Ma la giornata è anche l’occasione per parlare del mondo, conosciuto più oltre i suoi confini che dai lucani stessi, del Birdwatching in Basilicata. Parliamo della Basentana, che alcuni chiamano il rapaciodromo o il nibbiodromo. Parliamo dell’Otarda che smarritasi durante la sua migrazione si è fermata alla Diga di San Giuliano attirando birdwatcher da tutta Italia. Parliamo del Big Day. Ventiquattro ore in giro alla ricerca del maggior numero di specie di uccelli. Con orgoglio diciamo che, a livello nazionale, il terzetto lucano (di cui fa parte l’amico e socio Alfredo Vilmer Savino) è arrivato secondo con 131 specie (a sole 4 specie dalla prima classificata). Parliamo degli americani che hanno il Big Year. Parliamo dei tanti che naso all’insù girano per Matera per vedere e studiare i nostri Grillai. Insomma per i neofiti, una full-immersion che speriamo li abbia soddisfatti.
Per inciso il tempo nel pomeriggio ha retto e non è caduta una sola goccia di pioggia!!
Margherita Sirritiello