PENSIERI NELLO ZAINO
Mi disturbano le voci umane mentre mi sento avvolta dallo scorrere dell’acqua, dai tronchi alti e grigi e dalle foglie delicate dei faggi.
Ho pensato spesso oggi a San Francesco
che nelle sue giornate vissute in meditazione e in silenzio
tanto ha saputo contemplare il creato.
Impariamo a fare tesoro di quanto scoperto oggi.
Rilassante. Favorisce la conoscenza dell’altro e la condivisione.
Il contesto nella natura, acqua, alberi, territorio, suoni, sono per me una terapia di appartenenza, ossigeno per la mia quotidianità.
Tre giorni di vita nel bosco mi farebbero molto bene!
Cosa dice?
Vorrei piuttosto togliere che aggiungere a questa giornata.
Ho tolto il rumore e ho colto il suono.
L’acqua è tornata a cantare così come le foglie cadute.
Quando l’ascolto ne conosco le sfumature
ma come l’acqua che scorre anche il ricordo scivola via
e non lascia traccia nella parola,
la voce umana è oggi parte della natura. È
Radice e cima del bosco.
L’albero alto piantato nella terra e io che lo accarezzo.
È bello la mano stretta che ti guida e tu che ti affidi.
… al ritorno nell’ultimo tratto c’era un’atmosfera surreale: poca luce senza vento, il suono costante dell’acqua, il tappeto morbido di foglie, mi è sembrato per pochi attimi di vivere in un mondo che solo nelle fiabe si ritrova ormai…
Finalmente…
Tempo, silenzio, acqua, vita,
coscienza, vuoto, spazio,
spontaneità, natura, volontà.
Il silenzio del bosco è un libro
che racconta le cose, non le urla.
Una foglia secca caduta sul
fiume mi ha indicato la
direzione del mare anche
quando l’acqua era ferma,
immobile come un lago.
Il bosco ti racconta la vita,
che anche quando sembra morta,
finita, appare misteriosamente
rinascere ed indicare un moto
continuo, quel silenzio assordante.
E questo ascolto è nutrimento
per ogni cellula, è respiro per
la tua pelle, è colore per
i tuoi occhi, è musica per
le tue orecchie.
Giornata leggera, bella, antistress, naturale, piacevole.
Thank you, silent kiss