8 marzo 2015
A causa delle condizioni meteo l’escursione è rimandata al 29 marzo
A piedi sulle tracce della Brienza-Atena Lucana
Coordinatori:
- Donato Martina 327 5442442;
- Giusi Petrone 328 3859943
Partenza: ore 7.00 da Piazza Matteotti-Matera (auto proprie)
Inizio escursione: ore 8.30 da Brienza (PZ)
Difficoltà: medio impegno
Durata: circa 9 ore (soste comprese e visita guidata al Castello Caracciolo)
Lunghezza del percorso: (a-r) circa 20 km
Tipologia del percorso: tratturi, strade sterrate, pietraia, brevi tratti asfaltati
Dislivello totale in altezza: 300 metri
Orario di arrivo previsto a Matera: ore 20.00
Pranzo: a sacco
Sorgenti: lungo il percorso non vi è la presenza di fontane, pertanto si consiglia di portare almeno un litro di acqua.
Attrezzatura: abbigliamento adeguato alla stagione e alle condizioni climatiche, giacca a vento e mantellina antipioggia, bastoncini e scarpe da trekking, torcia.
VIII GIORNTA NAZIONALE DELLE FERROVIE DIMENTICATE
Il Falco Naumanni e Il Ciclamino (associazione di cicloambientalisti FIAB di Matera) con questa escursione aderiscono all’ VIII Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate.
La giornata si inserisce nel quadro di eventi e manifestazioni che si tengono in tutta Italia per la tutela delle Ferrovie Abbandonate ed è promossa da Co.Mo.Do. (Coordinamento di Mobilità Dolce).
L’obiettivo è quello di tutelare il patrimonio storico, sociale e culturale rappresentato dalle strade ferrate e di convertire le ferrovie definitivamente abbandonate in piste ciclo-pedonali.
Si procederà insieme, a piedi o in bicicletta, sulle tracce della linea ferroviaria Atena Lucana- Marsico Nuovo, anello di congiunzione tra Campania e Basilicata.
Notizie sulla tratta ferroviaria
Tronco a sé stante delle ferrovie, la linea Atena- Marsico Nuovo fu inaugurata nel 1931, quando furono inviate tre Emmine, adibite al trasporto passeggeri.
La linea doveva far parte di una ben più vasta rete di collegamento tra Basilicata interna e Puglia da un lato e tra Basilicata-Campania e Calabria dall’altro.
La strada ferrata rientrava in un grande progetto, teso alla realizzazione di grandi infrastrutture che unificassero l’Italia e gli italiani.
Il progetto iniziale, affidato alla Società Mediterranea per le Ferrovie Calabro- Lucane, non fu mai portato a termine. Furono solo realizzati dei tratti scollegati tra loro.
Uno smottamento nei pressi di Pozzi causò nel 1966 la soppressione definitiva di una linea che non aveva mai giocato un ruolo di primo piano nei trasporti di quest’area. Da allora fu istituito il servizio auto sostitutivo gestito dalle Ferrovie Appulo Lucane. La tratta ferroviaria è oggi tra i tanti rami secchi delle ferrovie meridionali.
Parte della strada ferrata è stata distrutta a causa della costruzione della SS 598, tuttavia in alcuni tratti permangono numerose testimonianze rappresentate da gallerie, stazioni, caselli, ponti e sedime.
Descrizione del Percorso
Si partirà da Brienza, città natale del noto giurista, illuminista, rivoluzionario e letterato Francesco Mario Pagano.
Attraverseremo la cittadina e lasceremo le macchine nel parcheggio dell’Hotel Imperial.
E’ da qui che cominceremo il nostro percorso che ci condurrà lungo la tratta Brienza-Atena Lucana, a cavallo tra due regioni, Basilicata e Campania e tra i due parchi nazionali (dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese, e del Cilento e del Vallo di Diano).
Poco distanti dal parcheggio, troveremo il casello e la vecchia stazione ferroviaria, in stato di completo abbandono, che reca ancora le scritte Capo Stazione, Bagagli e Sala d’Aspetto.
Da qui raggiungeremo la galleria elicoidale che si snoda per circa 600 metri, realizzata per ridurre la forte pendenza della strada ferrata.
Usciti dalla galleria, imboccheremo il tracciato della ferrovia, qui ben visibile grazie alla presenza di sedime.
Continueremo la nostra passeggiata verso il ponte ferroviario, sovrastato da un altro ponte della superstrada e, dopo circa 1 km, lasceremo la strada ferrata. Imboccheremo poi la vecchia strada che portava ad Atena e la percorreremo fino alla fine. Costeggeremo successivamente la nuova strada, a ridosso di un costone roccioso.
Superato il cavalcavia, arriveremo al casello di Pozzi. Ci dirigeremo quindi verso il bosco, lungo una stradina di campagna.
A oltre 1000 metri avremo modo di ammirare la Roverella di Brienza. Iscritta all’albo del patrimonio ambientale italiano, quest’ultima è un albero monumentale annoverato tra le prime venti piante più grandi d’Italia. Scampato a un tentativo di incendio nel 2009, conserva ancora oggi le tracce dell’atto vandalico.
Il pranzo a sacco sarà consumato ai piedi della Roverella.
Successivamente riprenderemo la nostra passeggiata, imboccando subito un sentiero, alla fine del quale vedremo una cava, tra le numerose presenti nel circondario.
Nei pressi di questo mare di sabbia, data la particolare friabilità del terreno, dovremo prestare particolare attenzione, disponendoci in fila indiana ed evitando così di avvicinarci al ciglio.
Lungo il percorso troveremo un pozzo con annesso un vecchio lavatoio in pietra, testimonianza di un’epoca passata ma non troppo lontana.
Giungeremo poi presso un’altra cava delimitata dall’area parco, come testimoniano i cartelli con la cicogna nera, simbolo del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Scenderemo verso la cava e poi risaliremo, imboccando una stradina asfaltata.
Dopo aver attraversato il cavalcavia, riprenderemo dapprima la petraia e poi la strada ferrata che avremo percorso in mattinata e che ci riporterà al punto di partenza.
Terminata la passeggiata lungo il tracciato ferroviario, intraprenderemo quella lungo le stradine del borgo antico di Brienza. Giungeremo così al Castello Caracciolo, dove ci attenderanno le guide dell’associazione culturale Musica Vita Mia.
Brienza (mt 713 slm) è nota per aver dato i natali a Francesco Mario Pagano, grande giurista e rivoluzionario, tra i principali protagonisti della Repubblica Partenopea. Membro del Governo provvisorio e Presidente del Comitato legislativo, costui è noto per aver preparato il disegno di Costituzione repubblicana.
Realizzò un progetto di Costituzione ispirato alla “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadini”, che non fu mai approvato per la breve durata della Repubblica.
Arrestato e condannato a morte, F.M.Pagano morì a Napoli, impiccato in piazza Mercato, il 29 ottobre 1799.
Un monumento in bronzo, situato in piazza Municipio, ricorda la figura dell’illustre cittadino.
Per le vie del paese si ammirano palazzi nobiliari con raffinati portali e androni e numerose chiese, ricche di arte e storia, tra le quali ricordiamo le bellissima chiesa Madre dedicata all’Assunta, risalente alla fine dell’XI sec., le chiese di San Zaccaria e di San Michele Arcangelo (detta “chiesa dei greci”) e di Santa Maria degli Angeli.
Brienza ha origini longobarde. L’antico borgo conserva ancora oggi il suo aspetto medioevale. E’ ancora ben visibile la cinta muraria che circonda la roccaforte.
Alla sommità del borgo sorge il Castello, posseduto nel corso della sua storia da diverse famiglie e proprietà dei Caracciolo dal 1428 al 1857. Il castello passò poi nelle mani di diversi feudatari, che ne sancirono la graduale e inesorabile decadenza. Il sisma del 1980 causò il crollo delle pareti est e sud.
Un progetto di recupero, voluto dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali della Basilicata, intende riportare il maniero al suo antico splendore.
Oggi è sede di un museo nonché della rassegna burgentina Suoni e Luci della Storia.
In concomitanza con l’escursione a piedi, ne è prevista anche una in bici a cura del Ciclamino- FIAB di Matera su un itinerario più lungo, che percorre comunque un tratto in comune. Si veda scheda su sito www.fiabmatera.it
Ulteriori informazioni sulle vecchie ferrovie abbandonate si possono trovare sui siti http://www.greenways.it/ e http://www.ferroviedimenticate.it/,
NOTIZIE UTILI
• L’incontro organizzativo si terrà venerdi 6 marzo alle ore 20.00 presso la sede di vico Lombardi 3
• L’Associazione ed i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero interessare i partecipanti, prima, durante e dopo la stessa.
• In caso di maltempo,la giornata potrà subire variazioni oppure rinviata ad altra data.
:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::
Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività. Il programma riporta, per ciascun’escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.
:: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::
– Partecipare possibilmente alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Essere a conoscenza del presente regolamento ed accettarlo.