Domenica 29 novembre 2015
Coordinatori:
Enzo Scandiffio (tel. 3396664568)
Cosimo Buono (328.8474201).
Partenza da Matera: ore 06:45 da Piazza Matteotti su auto proprie
Inizio escursione: ore 8:30 da Caserma San Nicola
Durata escursione: circa 7 ore (soste comprese)
Lunghezza del percorso: km.13,5 circa, parzialmente ad anello
Dislivello: in salita m.720 circa; in discesa m.620 circa
Altitudine: minima m.850 slm (alla partenza) – massima m.1151 (Monte la Croccia)
Difficoltà: E – Le principali difficoltà sono dovute: tratti di percorso libero nel bosco o con tracce di sentiero; tratto di strada asfaltata, per cui bisogna fare attenzione alle macchine; salita senza sentiero sul Monte l’Airone; discesa piuttosto ripida del versante orientale del Monte la Croccia.
Sorgenti per il rifornimento idrico: nessuna
Rientro a Matera previsto: ore 19:00
Numero max partecipanti: 25, con precedenza per gli iscritti all’associazione
Riunione di pre-escursione: venerdì 27 novembre alle 20:15 nella sede dell’associazione in vico Lombardi n.3 – Matera.
Equipaggiamento: obbligatorie le scarpe da trekking e vivamente consigliati i bastoncini telescopici. Per l’abbigliamento occorrerà regolarsi a seconda delle condizioni meteorologiche della giornata. In ogni caso: munirsi di giacca a vento leggera, mantellina antipioggia.
Si consigliano inoltre: macchina fotografica, binocolo, propensione all’osservazione ed all’ascolto.
Non dimenticare il pranzo al sacco per la pausa pranzo e soprattutto una borraccia con litri 0,5/1 di acqua.
Norme di comportamento: i partecipanti dovranno attenersi scrupolosamente alle direttive dei responsabili, in merito all’andatura, alla posizione rispetto alla guida ed agli altri escursionisti, al percorso da seguire ed alle soste. Ci troviamo in un’area protetta e sarà richiesto il massimo rispetto dei luoghi attraversati (flora, fauna) e dell’ambiente naturale in generale ed anche delle persone del posto (pastori, contadini) di cui siamo ospiti, lasciando meno tracce possibili del nostro passaggio (anche i rifiuti biodegradabili dovranno essere riportati a casa).
N.B.: per motivi di sicurezza non saranno ammessi all’escursione coloro che non possiedono l’attrezzatura minima indispensabile o che non saranno ritenuti in grado dagli organizzatori di parteciparvi. E’ obbligatoria la prenotazione direttamente ai responsabili dell’escursione. Non saranno tollerati ritardi sull’orario di partenza.
I responsabili dell’escursione potrebbero modificare il percorso programmato o spostare o annullare l’escursione a causa di sopravvenute necessità.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
L’escursione si svolgerà all’interno del Parco Regionale di Gallipoli Cognato e delle Piccoli Dolomiti Lucane, istituito nel 1997 ed esteso per 27.000 ettari circa. Il Parco si trova proprio nel cuore della Basilicata, a cavallo delle due province di Matera e di Potenza ed interessa il territorio di cinque Comuni: Accettura, Calciano e Oliveto Lucano (Matera); Castelmezzano e Pietrapertosa (Potenza). Il percorso proposto sarà nel Bosco di Gallipoli, interamente in territorio di Accettura.
Poiché l’itinerario sarà solo parzialmente ad anello, dopo aver parcheggiato le auto in prossimità di Caserma San Nicola, porteremo una o più macchine all’arrivo, sotto il Monte la Croccia, per consentire agli autisti di riprendere le auto parcheggiate alla partenza.
L’inizio del cammino è in forte pendenza per un breve tratto per raggiungere la strada forestale di Tagliata Serra del Monte, che procede comodamente sul crinale, tra querce ed erica arborea, con bella vista sulla Valle del Salice. Lasceremo poi la forestale per deviare a destra su un sentiero che sale sul Monte Malerba (m.1083), sulla cui sommità c’è un sito rupestre con una scalinata intagliata nella roccia. Con prudenza ed attenzione potremo salire a turno sulla rupe circondata, tra le altre piante, da frassini e ciavardelli, per ammirare il paesaggio sulla Valle del Salice e sull’abitato di Accettura.
Ridiscendendo, potremo ammirare le ampie pareti di arenaria scolpite in strane forme dal vento, alcune vasche rupestri realizzate dai pastori per la raccolta dell’acqua e, più, in basso alcuni bellissimi agrifogli di aspetto arboreo. Il sito è usato per ricavare la cima del maggio nei riti arborei di Accettura e Oliveto.
Procedendo su percorso libero, riprenderemo la forestale sulla sinistra, per poi più avanti salire sui ruderi dell’abitato medievale di Gallipolis, da cui prende il nome l’intero bosco.
Dopo essere ridiscesi e aver ripreso la forestale, prima di giungere alla Caserma Palazzo, devieremo a destra, lungo un sentiero che ad Acqua delle Tortore, tra una bellissima vegetazione di alti cerri, carpini, tigli e felci. Superata una cabina della condotta idrica, procederemo in salita lungo il canale fino a raggiungere un’area piuttosto nascosta, ma molto interessante dal punto di vista naturalistico, poiché vi vegeta un’abetina, impiantata probabilmente dal Corpo Forestale dello Stato alcuni decenni fa. Risalendo il crinale e lasciando alle spalle il Monte Malerba procederemo su un’incantevole posizione tra i farnetti e l’erica arborea, con vista sull’Airone e la Croccia.
Più avanti riprenderemo una traccia di sentiero che sbuca sulla rotabile che conduce al Monte la Croccia. A questo punto avremo completato la prima parte del percorso. Procederemo in salita sulla strada asfaltata in forte pendenza fino all’altezza della fontana Acqua Fra’ Benedetto. Lasceremo la strada per inoltrarci nel bosco e risalire su percorso libero la pendenza che porta alla sommità del Monte l’Airone (m.1126). Raggiungeremo il ceppo di un’antica quercia crollata, su cui è stata ricavata un’edicola dedicata alla Madonna degli Scout.
Ridiscenderemo per un ripido sentiero sulla sella tra i due rilievi principali e, oltrepassando la strada asfaltata, risaliremo per il sentiero che introduce alla Riserva Antropologica del Monte la Croccia. La riserva presenta aspetti di interesse soprattutto archeologico e naturalistico. Sulle panchine accanto alle “Pietre della Mola” ci potremo fermare finalmente per la pausa pranzo.
Ripartiremo per percorrere parte delle mura che difendevano un antico insediamento dei Lucani, risalente al IV e III a.C. Il sentiero che attraversa il bosco di farnetto permette di raggiungere punti panoramici e di osservare i resti archeologici e le pietre naturali. Lungo tutto il percorso è assai diffusa la Lunaria annua, che in questo periodo sii presenta nella sua veste seccata ma assai decorativa, nota con il nome di “medaglie del papa”. Splendidi i panorami sulla valle del Basento e sugli abitati di Tricarico, Grassano e Campomaggiore, mentre a Sud Est si ammirano il Monte Malerba, Costa la Rossa, Costa Cervitale e le guglie delle Dolomiti Lucane con l’abitato di Pietrapertosa.
Si discende lungo un bellissimo sentiero, sempre nel bosco, verso Lapuzzone in direzione Est, passando vicino a uno stagno naturale e altri punti panoramici. La discesa si fa piuttosto ripida, fino a raggiungere la strada forestale, che infine conduce comodamente alla/e auto.
Mentre gli autisti andranno a riprendere la macchine lasciate alla partenza, i partecipanti potranno raggiungere, dopo un paio di chilometri in discesa della rotabile, l’area recintata dei daini, dove ci potremo dissetare con l’acqua fresca e pure della fontana sotto un tiglio selvatico.
Risaliti sulle macchine, se ci sarà tempo, potremo fermarci pochi chilometri più in basso alla Caserma Palazzo, sede del Parco Regionale, ricavato in un antico monastero benedettino. Al bar nei pressi di Caserma Palazzo potremo, se ci piace, rilassarci sorseggiando una birra o un caffè.
Accanto al titolo abbiamo messo la foto di una vacca podalica incontrata durante il sopralluogo di preparazione perché l’escursione sarà molto probabilmente a lungo accompagnata dal suono dei campanacci di questi animali che pascolano liberi nel bosco.
NOTE DI ARCHEOLOGIA
L’antico insediamento di Monte Croccia è stato oggetto di ricerche archeologiche sin dagli inizi del secolo scorso. Di recente è stato avviato da parte dell’Istituto di Archeologia Classica dell’Università di Heidelberg in accordo con la Soprintendenza per i beni Archeologici della Basilicata, un progetto di ricerca dedicato agli insediamenti di altura di epoca preromana nell’area dell’antica Lucania, fra i quali rientra il sito di Monte Croccia. Le indagini sono finalizzate alla comprensione del modello insediativo in questo comparto territoriale fra il IV e il III sec. a.C., tentando di inquadrare i processi di trasformazione, in parte sostanziali, nell’ambito del grande cambiamento che viene a determinarsi con l’avvio dell’espansione romana in Italia meridionale. L’antico insediamento era protetto da un sistema di fortificazioni costituito da due cinte murarie, databili al IV sec. a.C., che si sono conservate in modo eccezionale e sono state in parte messe in luce già in passato. Le prime tracce della presenza umana risalgono al Mesolitico ma è a partire dalla fine dell ‘VIII sec. a.C. che sono documentate in modo chiaro tracce di un probabile insediamento, costituite da resti di sepolture. Al VI sec a.C. risalgono alcuni resti di edifici isolati, individuati nell’area dell’acropoli. L’impianto dell’insediamento subì una profonda trasformazione nel corso del IV secolo quando la parte più alta della collina venne circondata da una possente fortificazione. Ai piedi dell’altura su cui sorge l’abitato, vicino al percorso che passava vicino al valico e in prossimità della sorgente Acqua Fra Benedetto, sorse al più tardi nel IV sec. a.C. un piccolo santuario, mentre nell’area caratterizzata dalla presenza del massiccio roccioso detto Pietra della Mola è stata rinvenuta una necropoli risalente a quest’epoca. Altri piccoli nuclei di abitato erano presenti nell’ area circostante il Monte Croccia che, considerate le fortificazioni articolate e complesse strutture insediative si presume fosse, almeno in questa fase, abitato in maniera stabile. Il sito dovette essere abbandonato definitivamente nel corso della prima metà del III sec. a.C., poiché non è documentato alcun altro rinvenimento successivo.
Notizie utili:
- I partecipanti sono tenuti ad osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori.
- L’Associazione e i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero occorrere ai partecipanti all’escursione, prima, durante e dopo la stessa.
- In caso di maltempo, l’escursione potrà subire variazioni oppure essere rinviata ad altra data.
- Il percorso potrebbe essere modificato dai coordinatori per sopravvenute esigenze organizzative.
- Si ottimizzeranno al massimo gli equipaggi delle auto. Resta intesa la partecipazione alla spesa del carburante per chi non mette a disposizione la propria auto, secondo la prassi dell’associazione.
:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::
Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascuna escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.
: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::
– Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Conoscere il regolamento ed accettarlo.