Il gruppo ha lo spirito giusto, si comincia a scherzare prima di dirci buongiorno, si fa a turno ad andare in bagno, rispettando i tempi, che ognuno possa essere pronto alla partenza.
Consumata una mini colazione, ci attendono prove impegnative: evitare il rischio di essere investiti dalle auto durante il primo tratto sulla provinciale; ben equipaggiati di faretti sulla fronte e di canotto rifrangenti raggiungiamo ben presto una deviazione e cominciamo ad inerpicarci lungo il tratturo che sale a Noepoli, evitando le scosse dei fili elettrificata che delimitano i pascoli.
Per quanto ripida la salita lunga circa 5km, con dislivello di poco superiore ai 350mt, arriviamo felici in paese, in un bar a rifocillarci ed a prendere qualcosa da mangiare. Due chiacchiere con alcuni anziani e si torna a scarpine, sempre in salita, per raggiungere i sentieri S2 ed S3, immersi in foreste di querce faretto e cerro, castagni secolari e rari, e aceri, tra i quali si aggirano solerti raccoglitori di funghi.
Siamo in località Farnetello, ben attrezzata per la fruizione turistica, sportiva e didattica, in quanto riccamente dotata di Fontana, tavoli pic-nic, barbecue e tabelle illustranti mappe e planimetrie, flora e fauna del sito di interesse comunitario.
Procedendo in direzione Terranova, si incontra il bosco di castagni Goronela e di Freshazit appartenenti al Comune di San Costantino Albanese.
Attraverso gli alberi la vista spazia lungo la valle e la fiumara del Sarmento, fino a consentire la vista della Timpa di Pietrasasso, alle cui spalle si scorgono le vette del massiccio.
Grande soddisfazione di tutto il gruppo nell’arrivare alla spicciolata al rifugio, molto accogliente e carino, senza che i temporali previsto si siano realmente riversati.
Nicola Montemurro