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l’invaso di S. Giuliano e la balena Giuliana

Domenica 12 marzo 2017

Coordinatori:

  • Giuseppe Gambetta
  • Donato Casamassima   3331166651

Orario di partenza: 8.00
Località di partenza:  Piazza Matteotti  con auto propria  o bus
Difficoltà: T- E
Durata: 6/7 ore ( soste comprese )
Lunghezza del percorso: km. 8/9
Dislivello: trascurabile
Tipo di percorso: asfalto,  terra battuta
Sorgenti: assenti
Abbigliamento: adeguato alla stagione, obbligatorie  scarpe da trekking o similari
Numero di partecipanti: max n. 30 ( 50 con bus )
Si consigliano: bastoncini, ghette in caso di fango o pioggia

Durante il percorso di avvicinamento all’invaso di S. Giuliano faremo alcune soste,  utili a conoscere la geologia , la storia ,  la flora, l’idrografia del territorio che attraverseremo, pertanto , allo scopo, se  possibile utilizzeremo il bus per gli spostamenti. Il costo stimato sarà di 5 € a persona, con il bus di 50 posti

L’escursione sarà rinviata ad altra data in caso di pioggia nei giorni precedenti o il giorno stesso della escursione.

L’INVASO DI SAN GIULIANO E LA BALENA GIULIANA

A pochi chilometri dalla città di Matera negli anni Cinquanta del secolo scorso uno sbarramento del fiume Bradano ha creato a scopi irrigui il grande invaso artificiale di San Giuliano, un’oasi di verde di oltre mille ettari ricca di insenature e promontori. Si tratta di una vasta  area umida di protezione dell’ avifauna lungo una delle direttrici di migrazione tra l’Africa e l’Europa nord-occidentale. Il lago lungo le sue sponde è contornato da una fascia di rimboschimento di pini d’Aleppo, cipressi ed eucalipti. Ma la cosa più interessante è la estesissima ed intricata cortina di tamerici che nella parte alta dell’invaso offre rifugio e protezione a molti uccelli e a qualche superstite esemplare di lontra. Tutt’intorno, tra le colline cerealicole riemergono le tracce di un mare dimenticato, un mare di un tempo lontano popolato da creature meravigliose. Resti  di micro e macrofossili che, in alcuni casi, nel loro nome richiamano alla mente paesi  o mari nordici, denti di squali antidiluviani, ma anche scheletri di balene affiorano dal terreno offrendo agli studiosi la possibilità di ricostruzioni paleoambientali  in riferimento soprattutto al tempo in cui le argille si depositarono. Il rinvenimento della balena Giuliana nella sponda materana del lago nell’agosto 2006 ce ne da la conferma. Il cetaceo, la cui età è stimata per ora in un milione di anni fa, è una straordinaria occasione per raccontare la storia di un territorio che deve la sua attuale fisionomia al fatto di essere stato, un tempo, un fondale marino quando un antico mare sommergeva gran parte della nostra regione.  L’area, oggetto della passeggiata, si trova sul margine orientale della Fossa Bradanica, ampia e lunga depressione tettonica che si è originata a partire dal Pliocene e risulta caratterizzata da un paesaggio di dolci colline argillose pliopleistoceniche, con notevole presenza di fenomeni calanchivi. Vecchi  jazzi e masserie si incontrano qua e là a testimoniare l’intenso e sofferto utilizzo di questa parte del territorio a scopi agropastorali. Il percorso, parte in pullman e parte a piedi, è interessante anche da un punto di vista storico e toponomastico. Gran parte della zona è stata il teatro di scorribande di briganti durante il periodo post-unitario ma anche il territorio nel quale si concentrò la questione demaniale materana che ha interessato tanta parte della storia locale fino alla metà del Novecento . Tutta l’area, infatti, è costellata di quote di terreni assegnate ai contadini a partire dal 1863. Molti, poi, sono i riferimenti toponomastici mutuati dalla memoria contadina che ancora oggi ricorrono nel linguaggio comune di tutti i giorni. Una escursione  che si svolgerà  in un paesaggio interessante e ricco di suggestioni  con splendide vedute dall’alto del grande invaso di San Giuliano e che si concluderà nel sito di rinvenimento della balena. Per questo motivo facciamo nostro il grido di protesta del giornalista scientifico Renato Sartini: aprite quelle casse! Casse in cui da ben 11 anni  sono rinchiusi i resti fossili della balena Giuliana senza che si provveda  a studiarli, restaurarli e fare in modo che tutti possano vederli.

Notizie Utili

  • Le prenotazioni all’escursione, in previsione dell’utilizzo del bus   devono  essere effettuate entro martedi 7 marzo, sarà data la precedenza ai soci.  L’incontro di pre-escursione, obbligatorio per i residenti a Matera, si terrà venerdì 10 marzo alle 20.00 presso la sede in vico Lombardi n. 3,  contestualmente sarà versata la quota bus di € 5  ed il contributo liberale di € 1.  Per i non soci  è prevista la eventuale quota bus d € 5,  il contributo liberale di € 6,00 e il pagamento di  € 3,00 per la polizza assicurativa giornaliera obbligatoria, da versare venerdì 10 marzo in sede.
  • Il pranzo al sacco con scorta di acqua sarà consumato alla fine del percorso nei pressi dello sbarramento della diga
  • I partecipanti sono tenuti ad informarsi sulle caratteristiche e difficoltà del percorso e di presentarsi con adeguati: preparazione fisica, attrezzatura e abbigliamento, scarponi da trekking . Essi sono altresì tenuti a osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori, a non abbandonare il sentiero e il gruppo se non preventivamente autorizzati e di collaborare per la migliore riuscita dell’escursione;
  • I coordinatori prepareranno l’escursione e si impegneranno affinché l’escursione possa svolgersi serenamente e in sicurezza; in ogni caso non sono da ritenersi responsabili degli eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero occorrere ai partecipanti all’escursione, prima, durante e dopo la stessa.
  • In caso di maltempo, o per sopravvenute esigenze organizzative l’escursione potrà subire variazioni oppure essere rinviata ad altra data.
  • Il percorso potrebbe essere modificato dai coordinatori per sopravvenute esigenze organizzative.

:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::

Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascuna escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.