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Giornata sociale: Montemurro e Sinisgalli, il poeta-ingegnere

11 Dicembre 2016                                                                 

Coordinatrici:

Programma di massima

Partenza da Matera (piazza della Visitazione) 6.45
Sosta caffè San Brancato di Santarcangelo    8.00-8.30
Visita Casa delle Muse                                                 9.00
Visita al centro storico di Montemurro               11.00
Passeggiata intorno alla diga del Pertusillo      13.00
Pranzo Ristorante La Romantica (val d’Agri)     14.30
Partenza per Matera                                                     18.30
Arrivo Matera                                                                    20.00

Quote di partecipazione


Soci       €40
Non soci € 45 (per i non soci non assicurati € 50)

La quota comprende


Viaggio in autobus g.t.
Visita guidata di Montemurro
Contributo alla Fondazione Sinisgalli
Pranzo completo con prodotti del territorio
Contributo di € 1 per i soci/€ 6 per i non soci (o di € 10 per i non soci non assicurati)

N° max partecipanti 54 (elevabile eventualmente a 74)
Le prenotazioni e le relative quote di partecipazione si accettano entro e non oltre il giorno 25 novembre presso la sede in vico Lombardi 3.

N.B. Scaduto tale termine, le prenotazioni non confermate dal pagamento della quota prevista, saranno annullate.

Montemurro

Il paese da scoprire per la giornata sociale 2016 è Montemurro.

Il villaggio “Castrum Montis Murri” (morro in latino significa altura a cupola) fu costruito intorno all’anno Mille da parte degli abitanti della vicina Grumentum in fuga a causa delle invasioni dei Saraceni, in corrispondenza dell’attuale piazza Albini. Nel 1068 il territorio di Montemurro, ormai a tutti gli effetti autonomo, fu concesso alla sede episcopale di Tricarico da parte del conte di Montescaglioso e durante il Medioevo fu sede di una comunità basiliana.

Per secoli fu florido centro di esportazione di funi, vasi di ceramica e soprattutto di pelli, tant’è che una parte periferica del paese è chiamata Concerie.

Un devastante terremoto rase al suolo il paese nel 1857, risparmiando solo la zona Concerie, che però fu distrutta 50 anni dopo da una vasta frana. A causa di questi disastrosi eventi e del successivo terremoto del 1980 la popolazione fu costretta ad emigrare e si ridusse drasticamente.

Tra i siti di interesse: la Chiesa Madre Santa Maria Assunta dedicata a S. Giorgio (già chiesa di S. Antonio da Padova risalente al 1635, ricostruita dopo il terremoto del 1980) e il relativo convento di S. Antonio con gli affreschi della vita di S. Francesco e S. Antonio, la chiesa della Madonna del Carmine.

Tra i personaggi illustri nativi di Montemurro ricordiamo  Giacinto Albini, patriota risorgimentale artefice dell’insurrezione lucana antiborbonica, consegnò a Garibaldi la Basilicata liberata (a lui è dedicata la piazza principale del paese), Maria Padula, pittrice e scrittrice, visse tra il 1915 e il 1987 e naturalmente Leonardo Sinigalli.

Descrizione della passeggiata

Giunti a Montemurro visiteremo subito la Scuola del Graffito Polistrato. Nata nel 2003 da un’idea di Giuseppe Antonello Leone, è oggi una Scuola molto nota; numerosi gli artisti che ogni anno giungono a Montemurro  da ogni parte del mondo e che contribuiscono alla realizzazione di un interessante museo a cielo aperto.

Il graffito polistrato di Montemurro è costituito da diversi strati ed è realizzato con le terre della Valle: terre rosse di Moliterno, terre ocra di Roccanova, pietre verdi di Viggiano, sabbia gialla. Nel graffito di Montemurro è raccontata la storia della Val d’Agri.

Guidati dai ragazzi della scuola del graffito percorreremo via Concerie e arriveremo all’Orto di Merola dove avremo modo di vedere due installazioni.

Giungeremo così in corso Sinisgalli dove si trova la Casa delle Muse, sede della Fondazione Sinisgalli.

Essa si trova in un palazzo acquistato da Vito Sinisgalli, padre di Leonardo,  nel 1922 al suo ritorno dall’America ed è situato di fronte alla casa natia del poeta-ingegnere.

All’interno del palazzo intraprenderemo un viaggio che ci farà conoscere meglio la straordinaria figura di Sinisgalli, tra le più eclettiche e poliedriche del ‘900.

La Casa delle Muse è un importante centro di documentazione sinisgalliana dove sono conservati all’incirca 3.000 libri e poi disegni, pubblicità, pubblicazioni editoriali, copertine di riviste che Sinisgalli ha fondato e diretto, la sua macchina da scrivere.

All’interno della Casa delle Muse visiteremo  due suggestive mostre, “La Soffitta di Casa Sinisgalli “ e “Intimo Sinisgalli. Il fondo Agnese De Donato: testi, lettere, disegni e acquerelli.”

Al termine della visita continueremo il giro dei graffiti per le  vie di Montemurro.

Terminata la passeggiata nel borgo riprenderemo l’autobus che ci condurrà al ristornate La Romantica, a pochi chilometri dall’abitato.

Prima di pranzo potremmo fare una passeggiata al lago di Pietra del Pertusillo.

Il Pertusillo, così come viene comunemente chiamato, è un lago artificiale costruito per sbarrare il  fiume Agri; si trova nel territorio compreso tra i comuni di Grumento Nova, Montemurro e Spinoso a 532 metri di altitudine ed ha una capienza massima di 155 milioni di metri cubi di acqua; è uno dei punti di partenza dell’acquedotto pugliese.

Il lago è circondato da splendidi boschi perlopiù alberi di castagno, cerro, faggio, acero montano e pioppo, alcuni alberi sono parzialmente sommersi dall’acqua.

La fauna terrestre è costituita da volpi, donnole, faine, ricci, ghiri e specie rare come moscardino e gatto selvatico; tra i volatili l’airone cinerino, il germano reale, lo svasso maggiore, la folaga, la cannaiola e poi specie protette quali lo sparviero, il falco pecchiaiolo, il picchio rosso, l’upupa, il gufo e il corvo imperiale; tra le risorse ittiche troviamo trote, boccaloni, anguille e carpe.

Al termine della passeggiata seguirà il pranzo a base di prodotti del territorio.

 

Leonardo Sinisgalli, l’ingegnere–poeta nato nel 1908, si laureò a Roma in Ingegneria. Dopo aver rifiutato l’invito di Enrico Fermi ad entrare nel gruppo dei “Ragazzi di via Panispera” a studiare la radioattività e l’energia nucleare, decise di trasferirsi a Milano e dedicarsi alla scrittura, “passando dalla sponda impervia a quella fiorita” come egli stesso affermò. Negli anni precedenti il 2° conflitto mondiale, pubblicò vari articoli su riviste come “Casabella” e “Domus”, lavorò come pubblicitario presso l’Olivetti e diede alla stampa la sua prima raccolta di poesie “Vidi le Muse” nel 1943. Durante la guerra continuò la sua poliedrica attività lavorativa come letterato (pubblicò un’altra raccolta di poesie “Campi Elisi”, altre di brevi racconti di carattere privato e confidenziale dedicato ai suoi amici “Fiori pari, fiori dispari” e di ricordi della sua terra “Belliboschi”), tradusse testi di letteratura francese soprattutto di Baudelaire in collaborazione con la traduttrice Giorgia De Cousandier che sposò nel 1969. Come pubblicista tappezzò Roma e Milano di vetrine e manifesti come “La rosa nel calamaio” per pubblicizzare la macchina da scrivere Studio 42 della Olivetti. Fondò le riviste aziendali “Pirelli” per l’omonima azienda ideando la pubblicità “Camminate Pirelli”, “Civiltà delle macchine” per la Finmeccanica, “il Quadrifoglio” per l’Alfa Romeo. Condusse una rubrica radiofonica tra il 1947 e il 1949 dedicata al teatro “Il teatro dell’usignolo”. Produsse dei documentari come “Lezioni di Geometria” su solidi di forma particolare non euclidei che vinse il nastro d’argento alla mostra Cinematografica di Venezia nel 1948 e “Civiltà delle macchine” trasmesso radiofonicamente nel 1954.  Scrisse saggi come “Furor Mathematicus” nel 1950 come una raccolta di pensieri e dialoghi su tematiche riguardanti la Matematica, la Geometria, l’Architettura, la Pittura, l’Artigianato nel tentativo di far dialogare tra loro la cultura umanistica e quella scientifica. Molte delle sue pubblicazioni furono corredate da suoi disegni, schizzi e incisioni.

Il suo eclettismo nacque soprattutto da quelle caratteristiche comuni che egli colse nei vari campi culturali quali la sintesi, l’essenzialità, l’immediatezza delle intuizioni: nella poesia con poche parole si possono esprimere grandi emozioni; nella matematica bastano pochi simboli, formule o teoremi per rappresentare e comunicare concetti importanti; nella pubblicità e nel design si trasmettono messaggi e tendenze con pochi tratti e brevi slogan.

La produzione poetica di Sinisgalli risulta piuttosto controversa e dibattuta, come la sua figura.

Mentre la prima produzione, quella antecedente la guerra, è intrisa di emozioni e ricordi legati alla sua infanzia, famiglia e terra natia (come “Lucania”) e dunque più vera e sincera, quella successiva, invece, risente delle influenze dei movimenti d’avanguardia, soprattutto l’Ermetismo del suo amico Ungaretti. Il voler sperimentare e innovare la forma ad ogni costo porta al prevalere della ragione sul cuore e quindi ad una poesia più fredda e artificiosa, poco autentica.

 

                                               Lucania 


Al pellegrino che s’affaccia ai suoi valichi,                        
a chi scende per la stretta degli Alburni
o fa il cammino delle pecore lungo le coste della Serra,
al nibbio che rompe il filo dell’orizzonte
con un rettile negli artigli, all’emigrante, al soldato,
a chi torna dai santuari o dall’esilio,  a chi dorme
negli ovili, al pastore, al mezzadro, al mercante
la Lucania apre le sue lande,
le sue valli dove i fiumi scorrono lenti 
come fiumi di polvere.

Lo spirito del silenzio sta nei luoghi
della mia  dolorosa provincia. Da Elea a Metaponto,
sofistico e d’oro, problematico e sottile,
divora l’olio nelle chiese, mette il cappuccio
nelle case, fa il monaco nelle grotte, cresce
con l’erba alle soglie dei vecchi paesi franati.

Il sole sbieco sui lauri, il sole buono
con le grandi corna, l’odorosa palato,
il sole avido di bambini, eccolo per le piazze!
Ha il passo pigro del bue, e sull’erba
sulle selci lascia le grandi chiazze zeppe di larve.

Terra di mamme grasse, di padri scuri
e lustri come scheletri, piena di galli
e di cani, di boschi e di calcare, terra
magra dove il grano cresce a stento
(carosella, granturco, granofino)
e il vino non è squillante
(menta dell’Agri, basilico del Basento)
e l’uliva ha il gusto dell’oblio,
il sapore del pianto.

In un’aria vulcanica, fortemente accensibile,
gli alberi respirano con un palpito inconsueto;
le querce ingrossano i ceppi con la sostanza del cielo.
Cumuli di macerie restano intatte per secoli:
nessuno rivolta una pietra per non inorridire.
Sotto ogni pietra, dico, ha l’inferno il suo ombelico.
Solo un ragazzo può sporgersi agli orli
dell’abisso per cogliere il nettare
tra i cespi brulicanti di zanzare e di tarantole.

Io tornerò vivo sotto le tue piogge rosse.
tornerò senza colpe a battere il tamburo,
a legare il mulo alla porta,
a raccogliere lumache negli orti.
Udrò fumare le stoppie, le sterpaie,
le fosse, udrò il merlo cantare
sotto i letti, udrò la gatta
cantare sui sepolcri?

Notizie utili:

  • La riunione pre- escursione si terrà venerdì 9 Dicembre 2016  alle 20:00 presso la sede dell’associazione.
  • I partecipanti sono tenuti ad osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori.
  • L’Associazione e i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero occorrere ai partecipanti all’escursione, prima, durante e dopo la stessa.
  • In caso di maltempo, l’escursione potrà subire variazioni oppure essere rinviata ad altra data.
  • Il percorso potrebbe essere modificato dai coordinatori per sopravvenute esigenze organizzative.

 

:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::


Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
Il programma riporta, per ciascuna escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.

: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::


– Partecipare alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
– Essere puntuali all’appuntamento;
– Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
– Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
– Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
– Conoscere il regolamento ed accettarlo.