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Parco della Murgia Materana, l’anello di Tempa Rossa

Domenica 26 febbraio 2017

Coordinatori:

  • Donato Casamassima  ( 3331166651)
  • Giovanni Burgi

Orario di partenza: 8.15
Località di partenza: Matera, Piazza Vittorio Veneto
Difficoltà:  E
Durata: 6/7 ore
Lunghezza del percorso: km. 15
Dislivello: m. 400 circa
Quota massima raggiunta: m. 515
Tipo di percorso: urbano nel centro storico,  in terra battuta e  pietroso nel parco.
Sorgenti: assenti
Abbigliamento: adeguato alla stagione, obbligatorie le scarpe da trekking alte
Numero di partecipanti: max n. 30
Si consigliano: bastoncini, ghette in caso di fango o pioggia

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Da piazza Vittorio Veneto, percorreremo via del Corso, piazza S. Francesco d’Assisi, piazza Sedile, la via e piazza Duomo. Da via S. Potito inizieremo la discesa verso via Madonna delle Virtù,  poi da porta Pistola scenderemo lungo l’antico sentiero verso il ponte sul torrente Gravina.

Superato il ponte saliremo sul sentiero verso Murgia Timone, con la suggestiva vista sui Sassi che ci accompagnerà per tutta la salita. Breve sosta presso la chiesa rupestre di  S. Agnese e alcune vasche sul pianoro soprastante che mostrano l’antico sistema di raccolta acque. Proseguiremo poi fino alla chiesa della “Madonna delle Tre Porte”. Lungo il sentiero n. 406 raggiungeremo la chiesetta della “Madonna delle Croci” e il vicino asceterio in località Acito S. Campo, quasi sul ciglio della Gravina. Si proseguirà su terreno pietroso e sterrato verso la località di Tempa Rossa, attraversando alcuni aspri canaloni, caratterizzati da una fitta vegetazione di piante tipiche della murgia, come il lentisco, il terebinto, il ginepro ossicedro e fenicio, il leccio, la spinacristi, la salsapariglia.

Un reticolo di muretti a secco ci condurrà nei terreni con alberi di mandorlo rinsecchiti e di ulivo inselvatichiti, testimonianza di un passato di sudore e fatica e adesso in totale abbandono. Ammireremo le fioriture di zafferanetto comune e di zafferano selvatico e con un po’ di fortuna anche la Barlia robertiana, tra le prime orchidee del nuovo anno. Le falesie di Tempa Rossa, oggetto di antiche storie e leggende ci appariranno all’improvviso nella loro spettacolare bellezza. Dall’alto domineremo il canyon in fondo al quale  il torrente Gravina compie un’ansa improvvisa. Sulla panoramica “terrazza” di Tempa Rossa  faremo la sosta pranzo.

Riprenderemo il cammino passando nei pressi dello iazzo di Tempa Rossa, fino ad incrociare lo sterrato che ci porterà, passando vicino ai fragni di Masseria Radogna (la stazione della Murgia Materana è quella più occidentale di questa bella quercia caducifoglia), allo iazzo di Murgia Gattini. Dopo una breve sosta, raggiungeremo sulla via del ritorno le chiese rupestri di S. Falcione e di S. Vito. Proseguiremo quindi su un sentiero in terra battuta fino a riprendere il sentiero 408 e da qui attraversare nuovamente il ponte tibetano per tornare al punto di partenza dell’escursione.

Notizie Utili

  • L’incontro di pre-escursione, obbligatorio per i residenti a Matera, si terrà venerdì 24 febbraio alle 19.30 presso la sede in vico Lombardi n. 3.  Le prenotazioni all’escursione devono  essere effettuate entro la stessa data contattando i coordinatori al telefono o direttamente in sede . Sarà data la precedenza ai soci. Per una eventuale partecipazione di non soci, è obbligatoria la presenza nell’incontro di venerdi.
  • Pranzo al sacco con scorta di acqua (almeno un litro).
  • Per i soci è previsto il contributo liberale di € 1,00.
  • Per i non soci che saranno ammessi a partecipare è previsto un contributo liberale di € 6,00 e di € 3,00 per la polizza assicurativa giornaliera, da versare venerdì 24 febbraio in sede.
  • I partecipanti sono tenuti ad informarsi sulle caratteristiche e difficoltà del percorso e di presentarsi con adeguati: preparazione fisica, attrezzatura e abbigliamento, scarponi da trekking . Essi sono altresì tenuti a osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori, a non abbandonare il sentiero e il gruppo se non preventivamente autorizzati e di collaborare per la migliore riuscita dell’escursione;
  • I coordinatori prepareranno l’escursione e si impegneranno affinché l’escursione possa svolgersi serenamente e in sicurezza; in ogni caso non sono da ritenersi responsabili degli eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero occorrere ai partecipanti all’escursione, prima, durante e dopo la stessa.
  • In caso di maltempo, o per sopravvenute esigenze organizzative l’escursione potrà subire variazioni oppure essere rinviata ad altra data.
  • Il percorso potrebbe essere modificato dal coordinatore per sopravvenute esigenze organizzative.