Alfredo
Ritengo che l’iniziativa “Col naso all’insù”, svoltasi stamattina, oltre ad essere estremamente piacevole e divertente, serva anche a fortificare la conoscenza della nostra città che, come mi sono accorto oggi, conosciamo davvero poco. Pertanto propongo, se possibile, di ripetere esperienze di questo tipo.
Marinunzia e Roberto
Giornata molto piacevole. Tutto ben organizzato. L’idea è vincente, sarebbe bello ripeterla con altri dettagli architettonici della città e coinvolgere anche i ragazzi, come nei tuoi progetti. La prossima volta che ci incontriamo leggerò con attenzione i dettagli scritti sotto le foto.
Grazie Gianni. Domenica molto divertente. Un modo veramente originale per conoscere particolari della nostra città. Mi sono sentita una turista in giro per Matera, sarebbe bello ripetere l’esperienza in altre zone della città, cercando altri dettagli architettonici.
Enzo
Con il naso all’insù Matera piace di più. Grazie Gianni per questa domenica mattina diversa e in ottima compagnia
Brunella
X le vie del centro con il naso all’insu’…mi ha dato la possibilità di scoprire e conoscere in meraviglia periodi storici della mia città, con la complicità e la giusta competizione di chi mi ha affiancata. I miei complimenti all’ideatore di qst percorso attendo altro giro altra corsa
Con simpatia tua partecipante
Adriana e Anna
quando camminiamo per la città, raramente alziamo lo sguardo… Stamattina siamo state costrette a girare con il naso all’insù e abbiamo fatto delle bellissime scoperte divertendoci moltissimo. Grazie!
Gianni B.
Bellissima mattinata, una simpatica caccia al tesoro che ci ha fatto scoprire tante bellezze della città, divertendoci…col naso all’insù! Da rifare!
Aurelio
È stata una bella esperienza perché non mi ero mai accorto di questi balconi belli e particolari, e anche di tutti quei particolari del centro storico che non ho avuto modo di notare. Bella esperienza, mi ha fatto “riscoprire” il centro storico di Matera!!!
Rosanna e Camilla
Wow che spettacolo!!! Assolutamente da ripetere
Grazia
Giornata divertentissima ed interessante alla scoperta di ciò che ci circonda abitualmente ma che non osserviamo mai con la giusta attenzione! Bellissima iniziativa.
Giulia
Esperienza simpatica, percorso ottimamente organizzato. Si può ripetere ma magari a primavera
Camilla
Gioco terminato! Bellissima ed interessante esperienza con il gioco “Col naso all’insù nel centro storico” organizzato dall’associazione Trekking Falco Naumanni. Ci siamo divertite, ne vogliamo un altro! Complimenti!
Giulia
Sento il dovere di complimentarmi con G. e la Falco Naumanni per la cura e attenzione dei particolari nell’organizzazione dell’evento “nasi all’insu’ “ Bravo ci hai fatto divertire. Spero si possa ripetere, magari a primavera.
Lucia
Bellissima iniziativa da ripetere in stagioni miti
Dora
Grazie Gianni per la bella mattinata trascorsa per la città
Perrone Pino e Luca
Perchè passare una domenica mattina “col naso in su…”
Avrei dovuto scrivere le impressioni durante il gioco, subito, per fermare le impressioni “calde” di questa occasione di cercarsi “col naso in su”. Si cercarsi, perchè mettersi in cammino per guardare, osservare, sforzarsi di ricordare e fermarsi a riflettere su quello che ci circonda, nei piccoli dettagli e non solo nelle macro immagini della memoria è soprattutto “cercarsi”: oggi il motivo era dettato dalla conquista delle ringhiere che adornano i palazzi materani, elevate a “ornamenti esclusivi” e non solo semplici parapetti.
Fermarsi a cercare, ad osservare un figlio che ormai non più bambino, si muove fra le strade sapendo e riconoscendo luoghi dove io annaspo, non riconoscendo più negozi, colori e atmosfere di un tempo in una città che da piccola e provinciale ora indossa l’abito nuovo, pieno di lustrini per accecare le orde di turisti che vengono a visitarla ed hanno fretta perchè c’è tanto da vedere ma il tempo è così risicato.
Il pensiero va verso antiche immagini, sbiadite nella memoria, quando il palazzotto era colorato da piccole muffe, ruggini di un chiodo malposto e segnato dal colore del tempo, quel tempo pittore che oggi è cancellato per sempre dalle nuove sagome della Cattedrale, del Purgatorio, dalle mura degli edifici più semplici che oggi si presentano levigati delle proprie rughe, però fieri del lifting appena ricevuto.
Rifletto. Penso che non vorrei mai vedere mia madre con il volto di una ventenne ma mi piace vederla con tutte le sue rughe e l’argento nei capelli, che non la riconoscerei se un giorno la trattassero come questi edifici, monumenti di storia e di arte rimessi a lucido senza vergogna e senza criterio.
Vedo la cattedrale, luccica sotto il sole: non l’ho mai vista luccicare così tanto e fatico a riconoscerne gli orditi un tempo così familiari; anche la piazza così piena di gente mi disturba: un carosello di gente che si scontrano e non trovo un posticino per fermarmi a guardare: per fortuna c’è via Muro ed il Castelvecchio e ci rifuggiamo per un attimo fuori dal mormorio e dal via vai.
La “platea puplica rerum venialum” oggi conserva ancora le sue rughe: ne sono lieto e mi fermo a guardare ma Luca mi richiama perchè bisogna andare a scovare altri balconi. Con gioia rivedo ringhiere che conservano ancora i segni di vecchie vernici al “minio di piombo”, ancora per poco abbandonate; poi quelle già riverniciate di un bianco splendente, quelle che non temono il tempo perchè forgiate da mani sapienti, quelle chiodate e costruite in serie, quelle curiose figlie di un tempo.
La giornata si allunga e le gambe si fanno pesanti, il tempo è volato e la mente cerca ristoro. Le campane hanno già suonato il mezzodì e si avvicina il momento di ritornare a ringraziare chi ha organizzato questo percorso, per qualcuno un gioco a tempo, per qualcuno un trekking urbano, per me un incontro a sorpresa. Ora Luca si è annoiato, troppe soste e troppi silenzi: bisogna andare! Ritorniamo che mancano pochi minuti alla chiusura del gioco, immagino Gianni e gli altri ad aspettare solo noi così in ritardo, ma non m’importa, ho bisogno di respirare un altro po’ “col naso in su” e sospirare, stanco ma felice! Grazie ancora di tutto.