Il Piano di tutela delle Acque

Un progetto di gestione delle acque basato sulla salvaguardia e la protezione degli ecosistemi, sul contenimento e la riduzione dei fenomeni di inquinamento, nonché sul risparmio idrico: sono gli obiettivi fissati dal Piano di tutela delle acque lucane, approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico.

L’orientamento seguito è stato quello di considerare i corpi idrici non soltanto come una risorsa sfruttabile, ma come un sistema il cui equilibrio va mantenuto e rispettato. Per elaborarlo, si è resa necessaria una approfondita conoscenza, una visione complessiva e documentata della situazione idrica dei bacini della regione, al fine di proteggerli con opportune misure che permettono un controllo globale. Il provvedimento introduce anche misure per il risparmio idrico, prevedendo la riduzione delle tariffe per le utenze industriali sulla basa del riutilizzo di acqua reflua.

La Regione Basilicata ha sviluppato una rete di monitoraggio dei corpi idrici, che garantisce una copertura pressoché integrale del territorio, rende disponibile una grande mole di dati relativi ai principali parametri di qualità delle acque e permette quindi di pervenire ad un giudizio sullo stato di qualità dei principali corpi idrici sotto vari aspetti: balneabilità, idoneità alla vita dei pesci, produzione di acqua potabile, rischi da inquinamento riconducibile alle attività agricole e zootecniche. Sono state individuate le aree sensibili, le zone a rischio desertificazione e quelle considerate vulnerabili da nitrati.

Quindi, sono stati definiti gli obiettivi da conseguire entro il 2015: per quanto riguarda i bacini, mantenere o raggiungere lo stato di “buono” , e, dove già esistente, lo stato di “elevato” entro il 2015; per i corpi idrici sotterranei, mantenere o raggiungere lo stato di “buono” entro il 2015; per le acque dolci, mantenere l’idoneità alla vita dei pesci fino al 2015 ; per quanto concerne le acque marino-costiere, mantenere l’attuale livello “elevato” , sia per il litorale jonico che per quello tirrenico; per le acque destinate alla vita dei molluschi, mantenere lo stato “elevato” già presente.

Dal Blog di Roberto Cifarelli – Presidente Ente Parco della Murgia Materana