Durante questi ultimi anni,quando Donato tornava dalle sue escursioni in montagna, una cosa mi meravigliava molto:la gioia nei suoi occhi per aver trascorso una bellissima giornata! Quest’estate ho deciso di seguirlo per la vacanza in Alto Adige anche se, più di qualche dubbio mi assaliva: ma potrò anch’io essere felice dopo una giornata bella ma comunque faticosa?
Il primo giorno di escursione, programmato nella Valle Aurina, aveva come obiettivo alcune malghe ed il rifugio Tridentina a 2441mt. Ho iniziato con tanta titubanza e perplessità. Il sentiero era abbastanza tranquillo ma parecchio lungo. Siamo partiti tutti insieme ,il torrente Aurino sulla destra, scorreva a tratti tranquillo e a tratti tumultuoso. Passo dopo passo,con il ritmo lento e rilassato ho iniziato ad osservare ed apprezzare tutto ciò che mi circondava.
Arrivata a quella che era la mia meta,ho iniziato a guardarmi attorno:i boschi fitti dalle varie tonalità di verde,il cielo luminoso ed azzurro senza alcuna nuvola ed il torrente che in quel tratto scendeva giù quasi a cascata. Una grande gioia mi ha invasa! Che meraviglia! Tutto era semplicemente stupendo!
Questa bellissima sensazione l’ho poi rivissuta per gli altri giorni che sono seguiti. La difficoltà e la fatica del percorso erano secondarie di fronte alla meraviglia di una nuova scoperta , ci sono stati tanti amici che mi hanno incoraggiata e coinvolta, e così è stato per tutte le escursioni.
Lungo il percorso della Valle Aurina inizialmente mi sono unita a quelle che, come me, erano alla prima esperienza. Con Grazia ed Angela ho iniziato la mia prima escursione “impegnativa” forse un po’ timorosa di non poter seguire gli altri. Passo dopo passo mi sono ritrovata con tutti gli altri. Saverio,il nostro capogruppo della valle Aurina, più volte si è rassicurato del mio andamento, così come Enza, Maria, Maddalena, Enzo, Gemma, Nicola e tutti gli altri che al mio “Tutto bene.Grazie!” ricambiavano con un sorriso.
Per sabato 01/08/2009 Michele ha programmato un’escursione alle tre Cime di Lavaredo. Anche oggi è una bella giornata,solo qualche nuvola interrompe il cielo azzurro.Giunti in auto al Rifugio Auronzo ci incamminiamo ,lungo il sentiero, ai piedi delle tre cime per giungere al rifugio Lavaredo. Ci fermiamo tutti ,consumiamo il pranzo a sacco, ad eccezione di Donato, Pippo, Zio Giovanni e Matteo.Loro proseguono per il Rifugio Locatelli. Con Grazia torniamo al Rifugio Auronzo. Le nuvole in cielo sono aumentate e comincia a venir giù un po’ di pioggia. Anche la temperatura si è un po’ abbassata,gli altri del gruppo sono andati via e noi dobbiamo aspettare che tornino Donato e gli altri.
Sono le ore 15,00 e fuori dal rifugio non si può stare, fa parecchio freddo . Entriamo dentro e mentre prenotiamo una calda tisana ci soffermiamo a leggere alcuni avvisi affissi nel rifugio. Veniamo attratti da un foglio su cui è riportato una poesia sulle Dolomiti che trascrivo di seguito:
“ Ma le Dolomiti cosa sono?”
Da “Canti Rocciosi” di G.Sollima
Testo liberamente tratto dal racconto di Dino Buzzati.
Dal fondo della valle che colore risulta?
Bianco,
grigio,
madreperla,
color cenere,
riflesso d’argento,
l’incarnato delle rose,
il pallore dei morti?
Sono pietre o sono nuvole?
Sono vere oppure è un sogno?
Sono trascorsi così sei giorni meravigliosi,tutti alla scoperta di ciò che la natura ci offriva,a cogliere ogni angolo di quel Paradiso Terrestre, a sostare lungo i percorsi ( oltre che riposarsi un po’) per ammirare il panorama ed innalzare gli occhi al cielo. Paesaggi continuamente diversi ma tutti contrassegnati da un unico denominatore: la maestosità, la bellezza e la grandiosità del Creato. Ringrazio il meraviglioso gruppo di amici, bambini compresi, che ogni giorno mi hanno sempre più coinvolta in questa bellissima esperienza.
08/08/2009 – Lucia