Domenica 10 Giugno 2012
Coordinatori:
- Stephan Summerer,
- Adriano Cristallo
Partenza da Matera: ore 6:45
Ritorno a Matera: ore 20:00
Difficoltà: EE
Riferimenti cartografici: foglio n. 221 tavoletta Terranova di Pollino I N.E. tavoletta Viggianello IV N.E.
Comune d’appartenenza: Terranova di Pollino (Pz).
Località di Partenza: Lago Duglia 1370mt s.l.m.
Località d’arrivo: Serra di Crispo 2053mt s.l.m.
Sviluppo dell’itinerario: circa 13km
Durata dell’escursione: circa 8 ore soste incluse.
Numero Partecipanti: 30 persone
Rifornimento Idrico: 2 sorgenti durante il percorso
Per continuare la nostra escursione nelle memorie di 10 anni di Trekking Falconaumanni andiamo indietro di 10 anni. Precisamente al 23/06/2002 giorno dell’escursione sulla Serra di Crispo. L’escursione era guidata dai due “Adriani”, era un giorno caldissimo e umido, la nostra stanchezza è ben immortalata dalla foto sulla prima pagina del programma 2012). Per la descrizione del percorso ci affidiamo a quella di 10 anni fa.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO:
La partenza ‘e posta poco prima della località Lago Duglia, cosi chiamata perchè una volta c’era un piccolo stagno ora prosciugato; ci s’incammina lungo la strada e superato il cancello con catena che la blocca si comincia a salire nel prezioso bosco misto di Faggio ed Abete Bianco che caratterizza questa zona del massiccio. In alcuni punti si possono osservare lembi di foresta che ricordano, seppur alla lontana, l’aspetto che dovevano avere le foreste del Pollino in epoche passate. Faggi ed abeti imponenti ci sovrastano e proteggono e fra le loro chiome e sui loro tronchi la vita fiorisce. Mammiferi, uccelli ed insetti alcuni dei quali molto rari trovano qui il loro ambiente di rifugio. In prossimità di una radura, lasciamo la strada per scendere ad osservare il piccolo ma suggestivo Lago Fondo, si tratta di uno stagno che occupa una conca carsica e che proprio per questo ha il livello delle acque molto variabile, tant’è che a fine estate quasi si prosciuga ed e’ usata dalle mandrie assetate per abbeverarsi. Nelle sue acque vivono vari anfibi, tra le quali la rara Testuggine d’acqua.
Ritornati sulla strada forestale ci addentriamo nuovamente nel bosco e la salita si fa più dura; dopo alcune centinaia di metri la lasciamo di nuovo e prendiamo uno stretto sentiero che ci conduce ad una baracca di legno con vernice azzurra, la superiamo e seguiamo il roccioso sentiero che si inerpica vera la Rueping, piccolo ferrovia costruita per il trasporto del legname nel periodo in cui i foreste del Pollino furono intensamente sfruttate. In questa zona la vegetazione e’ rada, ma sembra di stare in un giardino sospeso, tra cielo e terra, le rocce, i fiori gli alberi creano un mix davvero affascinante. E’ qui che troviamo molte sorprese; i primi Pini Loricati, gruppi di Pioppi Tremoli che ad ogni alito di vento… Abeti che sembrano bonsai, Epilobi dai bei fiori rosa, Sorbi Montani e degli Uccellatori, Maggiociondoli vere cascate gialle, Aceri Ontani e soprattutto gli endemici Aceri Lobeliani dalle belle foglie palmate e dall’elegante portamento. Se siamo fortunati i Corvi Imperiali con le loro acrobazie ci accompagneranno. Il sentiero termina all’altezza della ferrovia, svoltiamo a destra seguendola per circa un chilometro, entriamo nella parta alta del Bosco Cugno dell’Acero e ne usciamo nel punto in cui incrociamo il crinale roccioso e spoglio che scende dalla Serra. Si sale tra rocce, pini e bassi ginepri, inutile dire che il panorama sottostane e’ magnifico, e la dura fatica per l’asprezza del percorso, e’ ricompensata dal panorama sottostante. Si raggiunge l’appuntita cima Nord di Serra di Crispo (mt. 1919) e dopo esserci riposati un po’ scendiamo con un percorso molto accidentato, non c’è un vero e proprio sentiero, verso la bassa faggeta che la divide dalla cima vera e propria, ne risaliamo le pendici e raggiungiamo la grande radura di quato di Serra di Crispo con i primi grandi spettacolari Pini Loricati, veri giganti. Serra di Crispo e’ il suo regno con piante anche di 106cm di diametro, ed eta’ che vanno dai 300 ai 600 anni, colpiti dai fulmini, indifferenti alle tempeste, al sole ed alla siccit‡, sono la muta testimonianza di quello che doveva essere la primordiale foresta di alta quota dell’Appennino calcareo meridionale. Quando si resta in silenzio sulle cime di queste montagne ai piedi di questi giganti buoni ed un leggero vento passa tra le loro chiome, solo in quel momento sembra che essi ci palino. A questo punto con percorso libero ma mantenendoci, sulla sinistra, lungo lo strapiombo, raggiungiamo la vera cima della Serra (mt. 2053) dalla quale il panorama e’ davvero senza pari, foreste e cime lontane sono ai nostri piedi, tra gli alberi in una radura si scorge il Casino Toscano, una delle pi’ antiche masserie di montagna del Pollino, da sempre base e ricovero dei pastori che qui vi passano l’estate. Una volto raggiunta la cima scendiamo dal versante meridionale della montagna, sempre accompagnati da pini meravigliosi, e raggiungiamo i morbidi prati della Porticella del Pollino, il passo che divide Serra di Crispo dalla sua naturale appendice, la Serretta della Porticella per l’appunto, ed in piccolo ritroviamo le stesse emozioni, Pini Loricati ancora pi˘ belli, se possibile, ci fanno compagnia. Ora ci troviamo nei pressi della Grande Porta del Pollino naturale valico d’accesso al cuore del Parco, i Piani del Pollino e le grandi vette che li circondano. Qui riposa il grande albero simbolo di tutti i Loricati ucciso da vandali nell’ottobre del 1993. Non andiamo oltre ma scendiamo lungo il lato occidentale della vetta ormai conquistata e ci dirigiamo verso Piano Iannace. Prima di arrivare al piano, attraversiamo una curiosa zona in cui sono presenti decine di faggi giganti isolati; le loro cortecce sembrano quelle dei pini, forse un fenomeno d’adattamento alle mutate condizioni climatiche. Infatti, qui la faggeta un volta doveva arrivare fino ai 2000 metri, ma pi l’uomo l’ha annientata ed ha risparmiato solo alcune quelle, le cosiddette “riserve”, che dovevano assicurare il rinnovo del bosco, ma cosi non e’ stato. Poco prima di rientrare nella fitta faggeta, vicino ad un grande faggio troviamo una delle sorgenti Pitt’accurch, l’acqua e’ gelida, ma purtroppo le altre sorgenti sono state captate… Rientrati nel bosco e dopo un paio di tornanti arriviamo allo splendido Piano Iannace, sembra cosi chiamato in ricordo di un pastorello ucciso dai briganti perchÈ forse aveva parlato troppo… da qui partono molti itinerari, ma noi ci dirigiamo sulla destra verso il fondo del piano, rientriamo nel bosco e scendiamo leggermente passando vicino ad alcune doline. Poco oltre raggiungiamo una piccola radura, vicino alla quale scende da destra un atmosferici. Ritornati alla radura prediamo un sentiero dche dopo poco ci riporta sul tracciato della ferrovia. L’itinerario si fa’ quasi pianeggiante con leggeri saliscendi, ma proprio per questo divertente, sotto ai nostri piedi alcune delle piu’ belle foreste della Lucania: Iannace, Piana di San Francesco, Cugno dell’Acero, in lontananza Pantano Grande… colossali abeti svettano dalla foresta ricordo delle foreste bergini che un temp ricoprivano il Pollino. Continuiamo a camminare accompagnati da Faggi, Abeti Bianchi, Acri , Sorbi, Olmi Montani., Maggiociondoli, Ginepri… Superiamo il punto in cui avevamo cominciato la salita alla cresta Nord di Serra di Crispo e lasciamo la ferrovia, per riprendere il sentiero che ci ripotera’ a Lago Fondo; questa volta pero’, una volta raggiunta la baracca di elgno, svoltiamo a destra nei suoi pressi ci dissetiamo alla copiosa Sorgente del Salice, continuiamo la discesa e tra felci ed un mare di verde raggiungiamo il laghetto e qui riprendiamo la strada che ci riportera’ alle macchine.
NOTIZIE UTILI:
- Le prenotazioni si potranno effettuare via email oppure a mezzo telefono entro il giorno 8/05/2012, giorno in cui ci sara’ l’incontro pre-escursione presso la sede.
- Coordinatori Stephan Summerer: cell. :3386403255, email: stiphy@gmail.com. – Adriano Cristallo: cell :3402300646.
- Obbligatorie le scarpe da trekking , abbigliamento adeguato alla stagione.
- Pranzo al sacco, scorta di 1,5 l. di acqua
- L’incontro di pre-escursione, obbligatorio per i residenti a Matera, si terrà venerdi 8 giugno alle ore 20.00, presso la sede di vico Lombardi n. 3 si raccomanda la puntualità
- Per i non soci è previsto un contributo liberale di 6 euro da versare venerdi in sede contestualmente alla firma di liberatoria per la mancanza di assicurazione. I soci verseranno il contributo liberale di 1 euro
- I partecipanti devono osservare strettamente le indicazioni dei coordinatori
- L’Associazione ed i coordinatori non sono responsabili di eventuali infortuni e/o incidenti che dovessero interessare i partecipanti all’escursione, prima,durante e dopo la stessa.
- Non saranno tollerati ritardi sullÌorario di partenza.
:: REGOLAMENTO ESCURSIONI ::
- Il Direttivo ha approvato e predisposto il programma annuale delle escursioni individuando, tra i soci capaci e disponibili, i responsabili sezionali cui attribuire il compito di realizzare le singole attività.
- Il programma riporta, per ciascun’escursione, il nome o i nomi dei relativi responsabili.
- Il responsabile dell’escursione può non ammettere i partecipanti che a causa della scarsa preparazione, dell’inidoneo abbigliamento, dell’atteggiamento tenuto o di quant’altro, potrebbero influire negativamente sullo svolgimento dell’escursione.
- Il responsabile dell’escursione può modificare il percorso di un’escursione programmata o di spostare o annullare la stessa a causa di sopravvenute necessità.
- Il Direttivo può non ammettere nell’elenco i nominativi dei responsabili sezionali che nell’organizzazione di escursioni abbiano dimostrato scarsa attitudine e che non diano sufficienti garanzie, impedendo agli stessi di potersi proporre per nuove escursioni.
:: OBBLIGHI DEI PARTECIPANTI ::
- Partecipare possibilmente alla riunione, quando prevista, per l’iscrizione all’escursione e versare la quota richiesta;
- Essere puntuali all’appuntamento;
- Essere fisicamente preparati ed in possesso di abbigliamento ed attrezzatura adeguati all’escursione;
- Attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal responsabile non abbandonando il sentiero ed il gruppo se non preventivamente autorizzati e collaborando per la migliore riuscita dell’escursione;
- Prevedendo l’utilizzo della propria autovettura, presentarsi al raduno già riforniti di carburante.
- Essere a conoscenza del presente regolamento ed accettarlo