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Il cammino delle 5 cime

Le 5 cime del massiccio del Pollino, scalarle tutte in un giorno, una impresa impensabile nel 2001 anno di fondazione di Trekking Falco Naumanni. Da pazzi ha detto qualcuno inserirla nel calendario escursioni 2013, da superman ha detto la guida di un gruppo di escursionisti napoletano in partenza domenica per il Patriarca. Per scaramanzia lo slogan di TFN sulle nostre magliette è : non ce la faremo mai, ebbene anche questa volta , come sempre, ce l’abbiamo fatta.  

La bandiera di Trekking Falco Naumanni ha “sventolato” per 5 volte , a partire da Serra del Prete a 2180 mt. di quota, sul Pollino a 2248 mt., sul Dolcedorme a 2267 mt., su Serra delle Ciavole a 2130 mt ed infine su Serra di Crispo a 2053 mt. Di seguito una breve cronaca e alcune impressioni sulla lunga giornata in cammino.
 Partenza da Matera alle 17.00 di sabato 15 . Pernottamento in B&B “ A Casa di Mario” nella frazione Pomarreti nei pressi di S. Severino Lucano, cena leggera da “Agostino” , passeggiata notturna in paese, a mezzanotte tutti a dormire. Domenica 16 , sveglia alle 4.30, colazione , spostamento in auto a Colle Impiso . Alle 6.20, inizia il lungo cammino che ci porterà sulle 5 cime con un percorso ad anello. Verso il tramonto , alle 19.00 fine dell’escursione con  l’arrivo a Colle Impiso I km. percorsi sono stati 30,2 il dislivello totale in salita 2180 mt . I trekker che hanno partecipato all’impresa sono stati 9 : Donato Casamassima e Domenico Porfido coordinatori, Alessio Leardi, Rocco Porfido, Tonio Rondinone, Gino Sarcuni, Eustachio Schiuma, Gianni Viggiano, Lillino Giannatempo del CAI di Foggia.
Il più giovane del gruppo Rocco ,15 anni, il meno giovane, Donato, gli anni di Rocco per 4 più 5. La cima più faticosa da raggiungere è stata la prima, su Serra del Prete, tutta in salita, appena partiti. Il compenso alla fatica ed al sudore è stata la vista sul monte Alpi, il Sirino, il Monte Raparo, la diga di Monte Cotugno, S. Severino Lucano, Piano Iannace, Serra di Crispo. Dopo il Pollino , la cima forse più facile è stata Serra Dolcedorme, la montagna più alta del Sud Italia. Intorno a noi lo spettacolo eccezionale di un nevaio con un branco di cavalli che si “rinfrescava” sulla neve, la vista dei Piani di Pollino ricoperti di verde e fiori multicolori, la Manfriana , la piana di Castrovillari, il Crestone dei Loricati, il golfo di Sibari Dopo una breve sosta , le foto e le firme sul libro di vetta , siamo ripartiti verso la quarta cima , Serra delle Ciavole. Il sole , per fortuna va e viene, ma quando c’è picchia forte. Il momento più “freddo” su un nevaio , scendendo verso la Fossa del Lupo, tutti a torso nudo per una foto e Domenico a bombardarci con le palle di neve. L’incontro più piacevole è stato su Serra delle Ciavole con gli amici di TFN coordinati da Cosimo Buono, eravamo rimasti a secco di acqua , ci hanno dissetato. Abbiamo pranzato insieme, e poi proseguito sull’ultima cima.
L’emozione più forte io l’ho provata all’arrivo, insieme a Rocco, per primi, a Serra di Crispo, la più bella, e ombreggiata, punteggiata dai bellissimi pini loricati in vegetazione ed altri secchi , veri monumenti naturali.
Lo stupore più grande , in discesa dai Piani , con le montagne di fronte e noi a chiederci : ma abbiamo camminato veramente lassù ?   Il momento più dolce , infine, l’arrivo a Colle dell’Impiso alle 19.00, come da programma, e…… le ultime ciliegie di Domenico.

Donato Casamassima 25 6 2013