Archivi: Escursione

Il Bosco di Montepiano





| Difficoltà: E | 8 | | 4,00


Informazioni generali


Data dell'escursione: da 23.06.2024 a 23.06.2024

  • Itinerario:

    Il Bosco di Montepiano

  • Parco, area protetta o zona: Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane

Caratteristiche tecniche

  • Difficoltà: E
  • Lunghezza: 8
  • Dislivello:
  • Tempo di percorrenza: 4,00
  • Quota minima:
  • Quota massima:
  • Sorgenti:

    nessuna

  • Descrizione del percorso:

    Si tratta di una facile e piacevole passeggiata, il cui punto di partenza è situato nell’area pic-nic poco fuori dell’abitato di Accettura. Percorreremo circa 500m su asfalto prima di deviare a sinistra su un sentiero in leggera discesa all’interno del bosco in direzione sud-est e successivamente verso ovest. Si continua sempre sul sentiero principale che si snoda con vari leggeri sali-scendi tra i 900m e 1100m. Ad un certo punto devieremo verso destra su un sentierino che ci condurrà sulla strada provinciale di Pietrapertosa, da percorrere per alcuni chilometri fino a raggiungere il luogo di partenza e quindi le nostre auto. Qui consumeremo il nostro pasto sotto forma di pic-nic (bruschette e arrosto misto di carne), preparato con cura da alcuni soci. Al termine del convivio ritorneremo a Matera.

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking alte e portare con sé bastoncini telescopici, pile, giacca a vento, mantella antipioggia, cappellino, crema di protezione solare, almeno una borraccia di acqua da un litro; si suggerisce di lasciare in auto un cambio completo di abito. Pranzo al sacco.

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia

logo

Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI: € 12 (€ 11 come contributo per le spese sostenute per il pic-nic + € 1 quale contributo associativo).
    Non soci € 21 (€ 11 come contributo per le spese sostenute per il pic-nic+ € 10 quale contributo associativo e assicurativo).
    Le quote dovranno essere versate tassativamente durante la riunione organizzativa e non saranno restituite in caso di mancata partecipazione (a meno di eventuale possibile subentro tempestivo). In caso di spese superiori a quelle preventivate, il contributo potrebbe essere aumentato di al massimo un paio di euro e raccolto il giorno dell’escursione.
    La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento: ore 7.50 presso lo slargo lungo la discesa di Via Timmari (dopo la caserma dei pompieri) e partenza alle 8.00.
    La località di partenza dell’escursione sarà raggiunta con auto proprie.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    Percorreremo la SS7 fino al bivio per la strada statale SS407 Basentana che imboccheremo in direzione Potenza e lasceremo al bivio per Grassano-Garaguso per proseguire sulla sp 277 fino ad Accettura. Attraverseremo il paese fino alla periferia sud per imboccare la strada SP exSS271 che ci porterà, con una deviazione verso destra, all’area pic-nic attrezzata dove lasceremo le auto e cominceremo la nostra passeggiata

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

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Dal Pesce Fossile al Monte Alpi





| Difficoltà: EE | 12km | 900 | 6,00


Informazioni generali


Data dell'escursione: da 16.06.2024 a 16.06.2024

  • Itinerario:

    Dal Pesce Fossile al Monte Alpi

  • Parco, area protetta o zona: Parco Nazionale del Pollino

Caratteristiche tecniche

  • Difficoltà: EE
  • Lunghezza: 12km
  • Dislivello: 900
  • Tempo di percorrenza: 6,00
  • Quota minima: 1100
  • Quota massima: 1900
  • Sorgenti:

    nessuna

  • Descrizione del percorso:

    Monte Alpi, i sentieri più comuni per salire sulla cima sono la salita dal Bosco Favino (da Nord) e dalla cava e Sorgente Gavitone (da Sud Est) ma esistono anche altri percorsi. La salita da Frusci è probabilmente la più diretta ma anche la meno seguita ed io preferisco seguire la pista meno frequentata :).
    L’escursione comincia a ca 1000m slm nelle vicinanze di una piccola cava ed è qui dove hanno trovata un fossile di una pesce. Possiamo fermare un attimo per vedere ma abbiamo una salita da fare e non perderemo troppo tempo. Per il primo chilometro facciamo una strada sterrata in salita con 4-5 ‘switchback’ (zig-zag) che poi lasciamo per iniziare la cresta sopra la parete ovest di Monte Alpi. Questo crinale offre una bella visuale della valle Cogliandrino ed in fondo M. Sirino. Il percorso continua, esposto, lungo il crinale fino ad un posto di osservazione di un Pino loricato attaccato sulla parete. Qui si scende una 20 di metri per una piccola visita. Ritornati sui nostri passi, il percorso entra nel un bosco con percorsi segnalati e dopo un po’ anche una piccola strada forestale. La strada finisce all’attacco di una grande salita, da 1500m fino alla cima 1900m tutto in salita. E’ questo pezzo che merita il percorso un grado di EE, altrimenti non presente particolare difficoltà. Alla cima del Pizzo Falcone (la cima più alto di M. Alpi) fermiamo per pranzare e prendere una meritata sosta. Per non fare la stessa strada al ritorno scendiamo verso la sella tra Pizzo Falcone e il Santa Croce, invece di proseguire sulla Santa Croce, dritto, o scendere verso il Sorgente Gavitone, andiamo a destra per ‘Prato Fiorita’. Dal ‘Prato Fiorita’ troviamo una strada forestale che riporta noi alle macchine, inizialmente nel bosco e poi al aperta. Il percorso è ad anello ma è un anello tipo forcina quindi almeno un volta vediamo il percorso dell’andata.

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking alte e portare con sé bastoncini telescopici, pile, giacca a vento, mantella antipioggia, cappellino, crema di protezione solare, almeno una borraccia di acqua da un litro; si suggerisce di lasciare in auto un cambio completo di abito. Pranzo al sacco.

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Iscrizione:

    Le prenotazioni potranno effettuarsi compilando e inviando online il modulo di richiesta di iscrizione disponibile in fondo alla presente scheda sul sito web, con preghiera di indicare l’eventuale disponibilità a portare la propria auto. I direttori d’escursione potranno essere contattati anche telefonicamente. Resta salvo il diritto dei responsabili di non ammettere quanti non siano in possesso dei requisiti fisici e tecnici minimi necessari correlati alla difficoltà dell’escursione. Coloro che saranno ammessi a partecipare riceveranno una comunicazione telefonica o scritta via email.
    N.B.: per gli escursionisti non conosciuti dai direttori la conferma di partecipazione sarà data solo al momento della riunione di pre-escursione, che si terrà Venerdì 14 Giugno alle ore 20:00 nella sede della Sezione, in via La Croce n.1. La riunione di pre-escursione è obbligatoria per una corretta organizzazione dell’escursione, salvo giustificato motivo.

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI €1,00. La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento ore 06:15 presso il “parcheggio di Lanera” posto su Via Annibale Maria di Francia, nei pressi dell’incrocio tra Viale Carlo Levi e Via Lanera.
    Partenza ore 06:30.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    Per arrivare prendere la Matera-Metaponto fino al 106, poi per uscita della Sinnica fino a Latronico. Al entrata di Latronico, alla rotonda, prendere la terza uscita e seguire la Contrada Calda fino al SPexSS104 (ci sono tornanti prima di arrivare alla strada). Fate attenzione e si può anche seguire l’indicazione per Pesce Fossile. A destra sulla SPexSS104 e al prima sinistra si sale una piccolo strada per Pesce Fossile.

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

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Da Colle Impiso a Serra delle Ciavole





| Difficoltà: EE | 19 | 950 | 8,00


Informazioni generali


Data dell'escursione: da 09.06.2024 a 09.06.2024

  • Itinerario:

    Da Colle Impiso a Serra delle Ciavole

  • Parco, area protetta o zona: Parco Nazionale del Pollino

Caratteristiche tecniche

  • Difficoltà: EE
  • Lunghezza: 19
  • Dislivello: 950
  • Tempo di percorrenza: 8,00
  • Quota minima: 1470
  • Quota massima: 2130
  • Sorgenti:

    Acquafredda
    Spezzavummolo

  • Descrizione del percorso:

    Il percorso, parzialmente ad anello, non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti, tuttavia vi sono tratti piuttosto impegnativi a causa della pendenza; da non sottovalutare anche il dislivello e la lunghezza complessivi del percorso. Per cui è richiesta un’adeguata preparazione fisica.
    Partiremo da Colle Impiso ma, poiché è sempre più difficile trovare posto nel parcheggio sottostante, partiremo più probabilmente un chilometro prima all’incirca, lasciando le macchine su uno spiazzo che si apre a sinistra della strada per Colle Ruggio.
    Colle Impiso, collocato a 1560 m di altitudine, segna il passaggio dalla valle del Mercure a quella del Frido. Prenderemo il sentiero che procede nella faggeta a mezza costa di Serra del Prete, fino a raggiungere il piano di Vacquarro Alto e da lì tagliare per il raccordo con la carrareccia che sale verso i piani del Pollino.
    Il percorso sale da quota 1500 senza bruschi strappi, passando sopra Fonte Rummo (non utilizzabile a causa di un ribassamento naturale della sorgente) e attraverso il Bosco di Chiaromonte, per raggiungere Piano di Toscano a quota 1780, laddove si innesta sul Sentiero Italia.
    Seguiremo il Sentiero Italia per un brevissimo tratto, per poi procedere invece sull’ampio Piano di Pollino (sentiero 923), in uno degli scenari più spettacolari di tutto il Parco, al cospetto delle vette più importanti, passando tra mandrie di bovini e cavalli lasciati liberi a pascolare.
    Massi erratici e colline moreniche testimoniano la presenza un tempo (l’ultima glaciazione, quella di Würm, è termina circa diecimila anni fa) del ghiacciaio del Frido; sui fianchi del Monte Pollino e di Serra Dolcedorme si notano evidenti i circhi glaciali, che precipitano su alti dirupi ghiaiosi. Lungo il percorso, subito dopo Canale di Malevento, si osserva un inghiottitoio, il c.d. Trabucco del Pollino, che rivela in maniera inequivocabile la natura carsica del massiccio, costituito prevalentemente da calcari, formatisi a partire da 200 milioni di anni fa sul fondo dell’oceano primordiale. Volgendo lo sguardo verso Serra delle Ciavole, si osserva invece il flysch (voce svizzera che significa “terreno che scivola”), insieme di argille, marne (rocce argillose più compatte) e arenarie, su cui cammineremo al ritorno. Dal 2015 il Parco Nazionale del Pollino è entrato a far parte della Rete Europea e Globale dei Geoparchi e gran parte del percorso che faremo tocca diversi geositi.
    Procederemo quindi verso il Varco di Pollino (Passo delle Ciavole), posto a 1868 metri di quota, entrando nuovamente nella faggeta. Il sentiero svalica per scendere verso il Piano di Acquafredda, così entrando nel bacino idrografico del Raganello (e in Calabria). Raggiungeremo quindi il Piano di Acquafredda (1800 m), passando accanto alla Sorgente di Acquafredda, spesso a secco. Il Piano di Acquafredda è in realtà un’ampia dolina, anch’essa di origine glaciale, che collega Serra delle Ciavole a Serra Dolcedorme. Ai margini del Piano ammireremo gli “alberi serpente”, faggi dal curioso andamento sinuoso, provocato dal peso della neve che si accumula in inverno sul tronco e li schiaccia.
    Da qui si intravede la cima maestosa ancorché secca di Italus, il pino loricato più longevo con i suoi 1230 anni stimati, individuato nel 2017 da alcuni studiosi quale l’albero più vecchio d’Europa. Dopo una breve pausa utile a riprendere le energie, ci avvieremo senza fretta per il tratto più impegnativo dell’intero percorso, lungo il sentiero 942A, che si inerpica tra pini loricati sul costone meridionale di Serra delle Ciavole, in uno scenario panoramico di ineguagliabile bellezza. Passeremo accanto a Italus (ma senza raggiungerlo, in quanto vegeta in posizione piuttosto impervia). In breve giungeremo ai 2127 metri di quota di Serra delle Ciavole (cima calabrese), in splendida posizione collocata nel cuore del Parco – circondata dalle montagne più elevate del massiccio, l’alta valle del Raganello e la catena montuosa che si arresta sul Mar Jonio a est e l’interno della Basilicata guardando a Nord e a Ovest – dove ci fermeremo per la pausa pranzo.
    Riprenderemo il percorso lungo il crinale per raggiungere la cima lucana delle Ciavole (2130 m). Proseguiremo quindi lungo il sentiero che scende ripidamente lungo il versante occidentale delle Ciavole, fino a raggiungere Piana del Pollino, dove nasce il torrente Frido.
    Prenderemo quindi il sentiero 923 (per un altro breve tratto del SI) che ci riporterà a Piano di Toscano; di lì scenderemo fino a Fonte Rummo. Lì prenderemo a sinistra un sentiero che, procedendo a mezza costa del Monte Pollino, ci porterà alla Sorgente Spezzavummolo. Dopo esserci dissetati alle sue fresche acque e un poco riposati, riprenderemo per il sentiero 901, che ci condurrà a Vacquarro Alto e da lì rifaremo lo stesso percorso dell’andata, fino a tornare alle auto.

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking alte e portare con sé bastoncini telescopici, pile, giacca a vento, mantella antipioggia, cappellino, almeno una borraccia di acqua da 1,5 litri; si suggerisce di lasciare in auto un cambio completo di abito. Pranzo al sacco.

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI € 1,00. La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture. L’iscrizione è riservata ai soli soci.

  • Appuntamento e partenza:

    Domenica 9 giugno alle ore 6.30 in via La Martella, davanti alla Banca BPER.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    All’uscita da Matera, prenderemo la SS 7 e poi la SS.104 Basentana in direzione Metaponto. Quindi lo svincolo per Pisticci per percorrere la SP 176 fino a Craco Peschiera; quindi la SP 103 in direzione Montalbano J. e la SS 598 Fondo Valle d’Agri per un breve tratto, per svoltare a destra lungo la SP 154 e proseguire fino all’immissione nella SS 653 Sinnica in direzione Valsinni. Percorreremo la statale fino allo svincolo per San Severino Lucano, SP 4. Superato San Severino Lucano, sempre lungo la SP 4 per Viggianello, prenderemo lo svincolo a sinistra che “taglia” verso la frazione di Voscari e poi verso Piano Visitone e Colle Impiso.
    Al ritorno, anziché prendere lo svincolo per Tursi, proseguiremo lungo la SS 653 Sinnica, fino alla SS 106 Jonica in direzione Taranto. Allo svincolo per Metaponto, prenderemo la SP 3 in direzione Matera, per immetterci nella SS 7 fino a rientrare in città, via La Martella.

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

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La Fagosa: da Colle Marcione al Piano di Acquafredda





| Difficoltà: EE | 18 | 870 | 7,00


Informazioni generali


Data dell'escursione: da 26.05.2024 a 26.05.2024

  • Itinerario:

    La Fagosa: da Colle Marcione al Piano di Acquafredda

  • Parco, area protetta o zona: Parco Nazionale del Pollino

Caratteristiche tecniche

  • Difficoltà: EE
  • Lunghezza: 18
  • Dislivello: 870
  • Tempo di percorrenza: 7,00
  • Quota minima: 1227
  • Quota massima: 1820
  • Sorgenti:

    Fonte Ratto
    Sorgente del Vascello
    Sorgente di Acquafredda

  • Descrizione del percorso:

    Parcheggiate le auto a Colle Marcione (1.227m s.l.m.), imboccheremo il sentiero CAI 941 per poco più di 1 km. Nei pressi di Piano di Ratto Piccolo devieremo sul sentiero CAI 942 (Ex 941A) grazie al quale ci addentreremo nel bosco della Fagosa, una delle faggete più estese del Parco Nazionale del Pollino.
    In questo bosco si percepisce il forte equilibrio tra la natura e l’ambiente circostante, proprio per questo viene spontaneo pensare ad un bosco magico, in alcune zone i faggi assumono forme particolarmente contorte tanto da meritarsi l’appellativo di “Alberi serpenti”.
    Attraverseremo il bosco immersi tra i faggi passando per Piano di Ratto e Piano di Fossa, con il suo prato in fiore. Passato Piano di Fossa affronteremo “la scaletta”, un tratto molto ripido con che ci porterà sul Piano di Acquafredda. Qui potremo vedere la Radura degli alberi serpenti alla ricerca delle forme più strane.
    Al Piano di Acquafredda sosteremo per il pranzo circondati dal Dolcedorme e dalla Serra delle Ciavole, dai Pini Loricati e, con un po’ di fortuna, dal bestiame a pascolare.
    Durante il percorso di ritorno seguiremo la stessa identica strada dell’andata facilitati dalla discesa, quest’ultima in alcuni tratti richiede molta prudenza. Per accorciare faremo una piccola deviazione in zona “Pietra Caduta”.

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking ed un paio di scarpe di ricambio per il viaggio in macchina. ENTRAMBE OBBLIGATORIE.
    Si raccomanda di portare nello zaino: maglione o pile, giacca a vento, mantella antipioggia, almeno una borraccia di acqua da due litri, OBBLIGATORI i bastoncini da trekking, il telefonino, un leggero pranzo a sacco. Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento.

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:

    Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti. Si sottolinea la presenza di tratti molto impegnativi a causa della pendenza e della difficoltà del terreno; si richiede una buona preparazione e resistenza fisica. la Da non sottovalutare il dislivello totale e la lunghezza del percorso.
    Pur in presenza di diversi punti d’approvvigionamento, si consiglia di portare almeno due litri d’acqua.



Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI €1,00. La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento ore 05:45 presso il “parcheggio di Lanera” posto su Via Annibale Maria di Francia, nei pressi dell’incrocio tra Viale Carlo Levi e Via Lanera.
    Partenza ore 06:00.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    Per Raggiungere Colle Marcione percorreremo la SS7 fino allo svincolo per Metaponto. Proseguiremo sulla SP3 fino allo svincolo per Reggio Calabria, prima di Metaponto Borgo.
    Da qui procederemo sulla E90 fino a Villapiana Scalo (CS) dove svolteremo sulla SP263 per un breve tratto prima di arrivare al luogo di partenza dell’escursione

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

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Da Ginosa marina a Castellaneta marina





| Difficoltà: E | 13 | 0 | 5,00


Informazioni generali


Data dell'escursione: da 19.05.2024 a 19.05.2024

  • Itinerario:

    Da Ginosa marina a Castellaneta marina

  • Parco, area protetta o zona:

Caratteristiche tecniche

  • Difficoltà: E
  • Lunghezza: 13
  • Dislivello: 0
  • Tempo di percorrenza: 5,00
  • Quota minima:
  • Quota massima:
  • Sorgenti:

    Possibilità di rifornirsi alla partenza in uno dei bar vicini al punto di partenza ed a metà percorso , a Castellaneta M., al lido “la Barchetta”.
    Si consiglia di portare con se almeno un litro d’acqua

  • Descrizione del percorso:

    Inizieremo il nostro Trekking dalla Pineta Regina ,”… La Pineta Regina rientra nelle “Pinete dell’Arco Ionico”, vasta area naturale protetta, riconosciuta come SIC, Sito di Interesse Comunitario, e ZSC, Zona Speciale di Conservazione. Il Bosco è caratterizzato da “Pinus halepensis” di origine naturale e rimboschimenti risalenti alla bonifica del Metapontino. Sono presenti nuclei di pino d’Aleppo precedenti all’impianto del rimboschimento che confermano l’ipotesi di una presenza spontanea. La pineta è stata oggetto del pascolo per la fitta rete di tratturi e presenta manufatti a servizio della transumanza. Nella fascia centrale della pineta lungo il canale si procedette all’impianto di Eucalipto. La biodiversità vegetale e animale è varia. Diversi pini presentano tracce particolari, infatti per lungo tempo sono stati utilizzati per la produzione della resina….”( https://www.visitginosa.com/prodotto/scopriamo-la-regina/) .Subito dopo l’ingresso imboccheremo un sentiero che dopo circa 500 m. ci porterà sulla spiaggia dopo aver attraversato con attenzione i binari della ferrovia. Proseguiremo per circa 6 km sulla battigia godendo della frescura marina fino a raggiungere il territorio di Castellaneta marina . La nostra meta sarà il lido “La Barchetta” dove potremo fermarci per un ristoro e riposarci prima di riprendere il cammino in senso inverso dapprima sul lungomare per circa 500 m. e successivamente su una strada asfaltata scarsamente frequentata per circa 2 km. al fresco di un filare di pini d’aleppo fino al borgo “Pineto” , un residence confinante con la lottizzazione di “Riva dei Tessali”. Dopo aver attraversato un cavalcavia che ci consentirà di attraversare la ferrovia ritorneremo sulla spiaggia e proseguiremo il nostro cammino per circa 1 km , dopodichè avremo un altro momento di sosta per la pausa pranzo. Dopo la pausa pranzo riprenderemo il cammino lasciando la battigia per immetterci nella frescura della Pineta Regina dove ,dopo circa 2 km raggiungeremo l’ingresso e quindi le nostre macchine. Per chi vorrà a circa 200 metri potremo prendere un ottimo gelato alla gelateria “Lucarelli” che ….dolcemente ci farà concludere il nostro cammino.

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking (anche basse)
    Si raccomanda di portare nello zaino:, giacca a vento, mantella antipioggia, crema solare, almeno una borraccia di acqua da un litro, il telefonino, un leggero pranzo a sacco. Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento. Consigliato il cappellino per coprirsi nell’eventualità di una giornata soleggiata ed ancor di più per il percorso in gran parte non ombreggiato .Crema solare per proteggersi dal sole.

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI: € 1,00
    Non soci €. 10
    La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento ore 7.45 presso lo slargo della discesa di via Timmari(discesa pompieri). Partenza ore 8.00
    Inizio escursione circa alle ore 9.00

  • Come raggiungere la località di partenza:

    Percorreremo la SS.7 fino al bivio per Metaponto poi proseguiremo sulla SS.106 Jonica fino al bivio per Ginosa marina. Arriveremo alla piazza della stazione , dopodichè prenderemo viale Trieste per circa 100 m. fino al bivio a destra per viale Virgilio dove dopo circa 200 metri raggiungeremo l’ingresso della Pineta Regina.

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
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