Archivi: 2+

Castello Brancato e Monte Palanuda






Informazioni generali


Data dell'escursione: da 25.05.2024 a 26.05.2024

  • Itinerario:

    Castello Brancato e Monte Palanuda

  • Parco, area protetta o zona: Parco Nazionale del Pollino

Caratteristiche tecniche

  • Descrizione:

    25 maggio: da Piano Campolongo a Castello Brancato
    Tipo di percorso lineare A/R
    Lunghezza totale ca. 11 km
    Dislivello complessivo positivo ca. 500 m
    Tempo percorrenza ca. 6 h (soste comprese)
    Difficoltà E (escursionistica)
    Fondo strada sterrata, sentiero
    Punti di acqua al rifugio, poi sorgente a circa 5 km
    Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti.
    Descrizione del percorso
    L’escursione inizia in località Piano Campolongo, un esteso altopiano a quota intorno ai 1.020 s.m.l., e segue il sentiero CAI 633.
    Dal rifugio CAI Biagio Longo, si prende la stradina a destra seguendo l’indicazione CAI “Sentiero Conte Orlando – Sentiero La Salviosa”, dopo mezzo chilometro circa, al successivo incrocio, si prende a sinistra e dopo un chilometro circa, dove finisce l’asfalto, si parcheggiano le auto per iniziare l’escursione.
    Questa si svolge quasi interamente su un’ampia strada forestale, all’ombra di una faggeta. Dopo un primo tratto in costante salita, si supera un cancello della Forestale e il percorso prosegue in discesa e a mezza costa fino a raggiungere il Rifugio Salviosa (inattivo), dove sarà possibile riempire le borracce in prossimità di una piccola area pic-nic e consumare il pasto. Il cammino riprende su un sentiero ben segnato che conduce, con un ultimo tratto in salita, alla meta, Castello Brancato (922 m s.l.m.), ovvero uno sperone roccioso ammantato di verde, dalla cui cima potremo apprezzare uno splendido panorama a 360 gradi a ridosso della profonda valle del Fiume Argentino (che sfocia nel Fiume Lao pochi chilometri dopo l’abitato di Orsomarso) e con la costa tirrenica sullo sfondo. Il ritorno prevede lo stesso percorso dell’andata al contrario.

    26 maggio: da Piano Campolongo a Monte Palanuda
    Tipo di percorso lineare A/R
    Lunghezza totale ca. 12 km
    Dislivello complessivo positivo ca. 730 m
    Tempo percorrenza ca. 7 h (soste comprese)
    Difficoltà E (escursionistica)
    Fondo strada sterrata, sentiero, pietraia in prossimità della cima del Monte Palanuda
    Punti di acqua esclusivamente al rifugio (presenti punti d’acqua lungo il percorso, ma non è accertata la potabilità)
    Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti.
    Descrizione del percorso
    L’escursione inizia nello stesso punto di partenza della precedente, in località Piano Campolongo, e segue il sentiero CAI 636. La prima parte si svolge all’ombra del bosco di faggi su un’ampia strada forestale, prima in lieve pendenza, poi con una pendenza più elevata fino ad arrivare al rifugio Conte Orlando (chiuso). Da qui il percorso si snoda su un bel sentiero, quasi sempre in ombra, che si sviluppa lungo un piccolo solco torrentizio asciutto, che conduce alla località Piano di Cambio, un’ampia radura che altro non è che una dolina, ovvero una depressione del terreno impostata su rocce carbonatiche. Dopo un breve strappo in salita, si ritorna nel maestoso bosco di faggi e il sentiero procede a mezza costa fino alla piccola sella che precede la salita finale alla cima del Monte Palanuda (1.642 m s.l.m.). La fatica di quest’ultima salita sarà ripagata da un panorama mozzafiato che spazia dal Mar Tirreno alle cime del Pollino. Dopo aver consumato il pranzo sulla vetta, ritorneremo sui nostri passi lungo il medesimo percorso seguito all’andata.

  • Equipaggiamento necessario:

    Per le escursioni, i partecipanti dovranno calzare obbligatoriamente scarpe da trekking, preferibilmente alte. Consigliato il supporto dei bastoncini.
    Si raccomanda di portare nello zaino: un piccolo kit di pronto soccorso, felpa o pile, giacca a vento, mantella antipioggia, crema solare e cappellino, almeno un litro e mezzo di acqua, telefono cellulare, pranzo a sacco per entrambe le giornate.
    Per la permanenza in rifugio: necessari sacco a pelo o sacco letto o lenzuola e federa copricuscino; guanciali e coperte sono a disposizione degli ospiti.

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia

logo

Approfondimenti

  • Note:

    Il pernottamento sarà presso il Rifugio CAI “Biagio Longo”, situato nel Comune di Mormanno e gestito dalla Sezione CAI di Castrovillari (CS).
    È richiesto spirito di adattamento in ambiente spartano, considerato quanto segue. Il rifugio è organizzato in 4 camerate con letti singoli e a castello ed è dotato di cucina, camera da pranzo e due bagni (distinti per femmine e maschi). La colazione di domenica mattina sarà consumata nel rifugio, a nostra cura e ognuno di noi condividerà qualcosa: tè, caffè, pane, fette biscottate, biscotti, marmellata, frutta. Il rifugio è dotato di: fornelli, frigorifero, macchinetta moka, stoviglie, posate.
    La cena del sabato si farà presso l’agriturismo Il Rifugio del Pettirosso (0981.80276 – 347.7763325 – 340.2941968), a un chilometro circa di distanza dal Rifugio Biagio Longo.

    Note sulla vegetazione
    Sin dall’inizio della nostra escursione di sabato, ai lati della strada bianca osserveremo i sambuchi. Due sono le specie di sambuco che troviamo nei nostri boschi: il sambuco ebbio (Sambucus ebulus, fam. Caprifoliaceae) e il sambuco comune o sambuco nero (Sambucus nigra, fam. Caprifoliaceae). La distinzione è importante perché uno è particolarmente tossico mentre l’altro è ampiamente utilizzato in erboristeria e in cucina, tanto da essere anche coltivato.
    Il sambuco ebbio è una pianta erbacea (il fusto ancorché eretto non è legnoso) mentre quello nero è un alberello (quindi ha fusto legnoso) che può arrivare a 8-10 m. di altezza, molto ramificato, con rami che tendono a essere arcuati e ricadenti. Il sambuco comune è molto appariscente in primavera e inizio estate, quando la sua chioma si riempie delle fioriture bianche a ombrello, profumate.
    Se abbiamo dei dubbi, un elemento che può aiutarci a identificarlo è l’aspetto della corteccia, grigio-rossastra con le caratteristiche fessurazioni longitudinali e frequenti lenticelle brunastre. Le foglie (decidue) sono picciolate (c’è un picciolo prima della lamina), opposte e imparipennate (a due a due con una foglia terminale alla fine del ramo) e di forma ovale-lanceolata (lunghezza fino a 20 cm.), con margine leggermente seghettato e apice a punta (a differenza dell’altro sambuco, che invece è tondeggiante).
    Le infiorescenze dei due sambuchi si somigliano, ma a ben guardare ci sono differenze inconfondibili: i fiorellini, composti da cinque petali, sono bianchi ma gli stami (gli organi maschili che portano il polline) sono gialli al sambuco “buono” e rossastro-scuri al sambuco “cattivo”. È vero, come qualcuno ha osservato, che le infiorescenze e poi i frutti (drupe) del primo tendono a inclinarsi, a differenza del secondo (ma non prendetelo come unico elemento distintivo!). Le drupe mature del sambuco comune, portate da raspi rossastri, diventano di un nero lucido e appaiono come grappoli.
    Un’altra cosa che possiamo dire è che il sambuco comune fiorisce in anticipo: perde i fiori e comincia a maturare quando l’altro i fiori ce li ha ancora.
    Il sambuco nero era pianta sacra nella tradizione dei popoli germanici, per i quali non andava sradicata; il flauto magico delle fiabe nordiche era ricavato dal legno di sambuco privato del midollo; una delle bacchette magiche di Harry Potter è di sambuco.
    I frutti maturi (preferibilmente cotti) sono eduli con effetto lassativo e diuretico. Se ne ricava anche una nota bevanda alcolica: la sambuca. Fiori e frutti vengono impiegati anche contro raffreddori e bronchiti.
    L’albero principe degli Appennini (che ci ha protetti dal sole sia sabato, sia domenica) è il faggio (Fagus sylvatica). Nelle due escursioni previste incontreremo alcuni esemplari di faggio di ammirevoli dimensioni. Una caratteristica della faggeta è di essere povera di sottobosco, a causa della scarsa luce che lascia filtrare: sono frequenti però la dafne laurella e la campanula agglomerata. Le radure lasciano invece spazio ad altre essenze vegetali: rosa canina, melo selvatico, belladonna, maggiociondolo, aceri (acero opalo e acero di Lobel), frassini (frassino orniello).
    Molto particolare è l’area della Salviosa, prima di giungere a quella specie di torre naturale che è Castel Brancato, annunciata da tante piante di salvia comune (donde probabilmente il nome del luogo), dall’elicriso, dal ginepro (probabilmente lo Juniperus communis). La zona, esposta a sud e protetta dai venti, custodisce un giardino (per la verità un po’ trascurato) con alberi da frutto (mandorli, susini, fichi) e non (cipressi) evidentemente piantati dall’uomo e poi tanti lecci e, nell’ultimo tratto, l’erica arborea e il corbezzolo, il quale ultimo normalmente non vegeta oltre quote collinari.
    Troveremo anche dei pini (probabilmente un rimboschimento di pino nero, degli abeti bianchi, forse anche l’abete rosso, l’ontano).
    Lungo il secondo itinerario cammineremo all’interno di una faggeta mista ad agrifoglio. Poi, salendo verso la cima del Monte Palanuda, potremo incontrare la stregonia siciliana, il garofano selvatico, il verbasco.
    Tra le specie parassite: il fungo legnoso dell’esca del fuoco (i funghi non sono piante ma costituiscono un regno a sé stante), il vischio e un’orchidea selvatica detta “nido d’uccello”, priva di clorofilla, che vive in simbiosi con un fungo.
    Tra queste non ho inserito l’edera (Hedera helix), in quanto erroneamente considerata (anche da me) una pianta parassita in grado di succhiare la linfa delle piante tramite le radici avventizie, che invece hanno esclusivamente una funzione di sostegno. L’edera ha una sua valenza poiché contribuisce alla selezione naturale del bosco: quando “abbraccia” i tronchi, con il suo peso, appesantisce a fa cadere gli alberi meno resistenti e già malati, accelerando il rinnovo del bosco e il completamento del ciclo biologico.
    Due parole finali per Biagio Longo, il botanico di Laino Borgo a cui è dedicato il rifugio che ci ha ospitati. È stato lui a dare il nome italiano di “pino loricato” (quello scientifico è Pinus heldreichii subsp. leucodermis), a quell’albero maestoso che sfida i gelidi venti invernali sulle cime del Pollino e dell’Orsomarso.



Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI € 2,00;
    Non soci €20,00: quota comprensiva di assicurazione;
    Pernottamento in rifugio € 10,00;
    Cena in agriturismo € 23 (antipasti, primo e bevande);
    Spese di viaggio: le spese per raggiungere il luogo di partenza dell’escursione saranno divise, come di consueto, tra i passeggeri di ciascuna autovettura.

  • Appuntamento e partenza:

    Sabato 25 maggio alle ore 6:45 in via La Martella, davanti alla Banca BPER.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    Per raggiungere il Rifugio CAI “Biagio Longo” (coordinate: 39°50’28.25″ N – 15°59’23.86” E), all’uscita da Matera prenderemo la SS 7 e poi la SS 104 Basentana in direzione Metaponto. Quindi lo svincolo per Pisticci per percorrere la SP 176 fino a Craco Peschiera; quindi, la SP 103 in direzione Montalbano J. e la SS 598 Fondo Valle d’Agri per un breve tratto, per svoltare a destra lungo la SP 154 e proseguire fino all’immissione nella SS 653 Sinnica in direzione Valsinni. Percorreremo la statale fino allo svincolo per immettersi sull’Autostrada A3 “Salerno/Reggio Calabria” in direzione Reggio Calabria. Lasciata l’autostrada allo svincolo “Campotenese”, seguiremo le chiare indicazioni per il Rifugio CAI “Biagio Longo”, che raggiungeremo percorrendo circa 10 km su viabilità secondaria locale. Breve sosta colazione prevista a Campotenese, poco prima di raggiungere il rifugio e dopo aver lasciato l’autostrada, presso l’hub di accoglienza turistica del Pollino “La Catasta” (https://catastapollino.com/).
    Al ritorno, una volta ritornati sulla SS 635 Sinnica, anziché prendere lo svincolo per Tursi, proseguiremo fino alla SS 106 Jonica in direzione Taranto. Allo svincolo per Metaponto, prenderemo la SP 3 in direzione Matera, per immetterci nella SS 7 fino a rientrare in città, via La Martella.

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

Per saperne di più

Aspromonte






Informazioni generali


Data dell'escursione: da 28.06.2024 a 30.06.2024

  • Itinerario:

    Fine settimana in Aspromonte

  • Parco, area protetta o zona: Parco nazionale dell'Aspromonte

Caratteristiche tecniche

  • Descrizione:

    Anello di Montalto
    Sabato 29 giugno.
    Tipologia difficoltà: E
    Dislivello totale: 1180 mt, 590 in salita – 590 in discesa
    Quota min.: 1551 mt slm – Quota max: 1956 mt slm
    Distanza totale: 9,5 km circa ad anello
    Tempi di Percorrenza: 6 ore comprese le soste
    Acqua: partire provvisti, consigliato 1,5 litri
    Sentieri interessati: 103- 104
    L’escursione ha inizio poco prima della base di Montalto in contrada Putichej (quota 1852) , al bivio Polsi-San Luca; lasciate le macchine si prosegue nella faggeta su un sentiero in discesa verso il Pantano di Montalto, si giunge su una radura che termina in un balcone dove l’affaccio sulle valli sottostanti fino alla costa Jonica e surreale; si riprende il sentiero in discesa in mezzo al bosco di faggi e abeti fino al rifugio Giardini (quota 1626), qui è possibile rifornirsi di acqua e fare una breve sosta.
    Si riparte su una sterrata quasi in piano in mezzo alla faggeta, fino a giungere al passo Croce Serrata dove si interseca il sentiero 104, si prosegue in salita in direzione di Montalto percorrendo il Serro Priolo da dove si potrà ammirare il monolite Pietra Cappa, fino alla cima più alta dell’Aspromonte (MONTALTO 1956 mt slm). Qui il panorama è meraviglioso, dallo Jonio al. Tirreno con le profondi valli, il monte Etna, la statua del Redentore benedicente, la Rosa dei Venti; un posto ideale per consumare il pranzo.
    Lasciato Montalto si riprende il sentiero delimitato da una staccionata in legno (n.103- S.I) che scende verso la strada asfaltata che porta a Polsi, si prosegue qualche centinaio di metri fino alla contrada Putichej, dove avrà termine l’escursione.

    Le cascate di Maesano
    Domenica 30 giugno
    Tipologia difficoltà: E / EE
    Dislivello totale:340mt, /
    Quota min.: 1211mt slm – Quota max: 1380 mt slm
    Distanza totale: 5 km circa A/R Tempi di Percorrenza: 4 ore comprese le soste
    Acqua: presente alla partenza
    Sentieri interessati: 132

    Lasciate le auto, inizieremo il nostro tragitto seguendo una stradina sterrata e attraversato il torrente proseguiremo fino a giungere ad un bivio, qui la segnaletica ci indica di prendere il sentiero sulla destra in discesa, che costeggia per un tratto il torrente. Poi inizia una salita fino ad un pianoro che si affaccia sulla fiumara Amendolea e proseguendo si raggiunge il punto panoramico da dove si potranno ammirare i tre salti delle cascate. Continuando percorreremo uno stretto sentiero in discesa che ci porterà alla base delle Cascate meglio indicato come percorso di tipologia EE. Seguirà pranzo a sacco.

    Pernottamento
    Si pernotterà presso in rifugio gestito da CAI Aspromonte in località Gambarie.
    Il costo del pernottamento per i soci è di 15 euro a notte.
    Il numero massimo di posti è di 22 persone sistemate in camerate. Nella struttura sono presenti due bagni da condividere. E’ necessario portare un sacco a pelo o un sacco letto.
    Per le cene del venerdì e del sabato verrà fatta la prenotazione presso un ristorante della zona (verrà deciso nella riunione pre-escursione scegliendo tra le proposte che verranno presentate dai Dde).

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking alte e portare con sé bastoncini telescopici, pile, giacca a vento, mantella antipioggia, cappellino, crema di protezione solare, almeno una borraccia di acqua da un litro e mezzo. Pranzo al sacco.
    Per il pernottamento è necessario sacco a pelo o sacco letto

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI €1,00 al giorno a cui vanno aggiunti i 30 euro del pernottamento.
    Visto il numero esiguo di posti disponibili l’attività è riservata ai soci
    Durante la riunione pre-escursione verrà versata la quota di 32 euro pro capite.
    Le cene del venerdì e del sabato sono da pagare in loco.
    La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento e partenza nel parcheggio della stazione di Villa Longo venerdì 28 giugno alle ore 15:00.
    Per una migliore organizzazione gli equipaggi verranno stabiliti con anticipo.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    S.S. 106 fino a Sibari per poi imboccare l’autostrada E45 fino all’uscita di Bagnara Calabra.
    da qui imboccare la SP2 fino a S. Eufemia d’Aspromonte. Usciti dal paese imboccare Via Provinciale fino allo sbocco sulla SP3 fino a Gambarie

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

Per saperne di più

Il cammino jonico: Tra le foci dell’Agri e del Bradano






Informazioni generali


Data dell'escursione: da 18.05.2024 a 19.05.2024

  • Itinerario:
  • Parco, area protetta o zona:

Caratteristiche tecniche

  • Descrizione:

    Lunghezza ca. 40,00 complessivi km
    Dislivello in salita ca. 30 m
    Dislivello in discesa ca. 30 m
    Tempo percorrenza ca. 7-8 per per ciascuna giornata h (escluse le soste)
    Difficoltà EE
    Il cammino, non presenta particolari difficoltà tecniche. Sulla base delle condizioni meteorologiche e dei tempi occorrenti si potrà modificare il percorso.
    SORGENTI NESSUNA, si consiglia di portarsi acqua a sufficienza. Potremo comunque rifornirci presso i lidi ed i luoghi che percorreremo.
    Il cammino Ionico, come altre escursioni, ci mette in relazione con il paesaggio, ci emoziona in un viaggio lento, alla riscoperta della natura. Cosa perdiamo in un’epoca di viaggi in automobile e di app per l’orientamento? E che cosa potremmo guadagnare rimettendoci di nuovo in cammino?
    Si consiglia di non utilizzare App di orientamento e di silenziare il cellulare durante tutto il cammino.

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno portare sacco a pelo, tenda eventualmente da condividere, calzare scarpe da trekking, abbigliamento a strati, costume da bagno, occhiali da sole, cappellino, bastoncini, acqua, crema solare, burro cacao, cibo sufficiente per la mattinata di sabato e domenica e per la sera del sabato, kit pronto soccorso, tessera CAI. Si raccomanda di portare anche nello zaino: giacca a vento, mantella antipioggia. Si consiglia di lasciare in auto un cambio completo di abbigliamento. Si ricorda che è facoltà dei direttori d’escursione modificare il percorso anche durante l’escursione. In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI €2,00, non soci €20,00. La località di partenza sarà raggiunta con auto proprie e le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole autovetture.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento nel parcheggio della stazione di Villa Longo alle ore 7,20 per partire alle 7,30.

  • Come raggiungere la località di partenza:

    Partendo da Matera ci indirizzeremo verso la meta ovvero la foce sinistra dell’Agri. Percorreremo la SP3 verso Metaponto per poi imboccare la Jonica E90 in direzione Reggio Calabria fino al bivio di Scanzano Sud all’altezza del fiume Agri. Nella giornata successiva ripercorreremo in direzione opposta la Jonica E90 e la SP3. Complessivamente si percorreranno circa 130 km

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

Per saperne di più

In cammino tra monti, ruscelli, cascate e grotte






Informazioni generali


Data dell'escursione: da 08.06.2024 a 09.06.2024

  • Itinerario:

    Grotte di Castelcivita, Cascate dell’Auso, Grotta Santuario di San Michele Arcangelo, Monte Panormo

  • Parco, area protetta o zona: Parco Nazionale del Cilento

Caratteristiche tecniche

  • Descrizione:

    Le grotte di Castelcivita
    Si trovano alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in provincia di Salerno, con un totale di 4800 m. di lunghezza, rappresentano oggi uno dei complessi speleologici più vasto dell’Italia meridionale. Il lavoro incessante dell’acqua, ha creato nei secoli fantastiche strutture calcaree di svariate forme, dando vita a paesaggi sotterranei di indubbia bellezza.
    Chi vorrà partecipare al percorso Turistico, per il tempo di attesa di coloro che faranno l’altro percorso (amatoriale), accompagnati dalla guida della proloco saranno impegnati in altra attività.
    Lunghezza ca. 3 o in alternativa 1,2 km
    Dislivello in salita ca. 100 m
    Dislivello in discesa ca. 100 m
    Tempo percorrenza ca. 4 o 1 ora h (escluse le soste)
    Difficoltà T-E

    Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche e/o tratti esposti.

    A pochi chilometri da Sant’Angelo a Fasanella si arriva alle Cascate dell’Auso. L’acqua della sorgente è convogliata attraverso un percorso costruito dall’uomo e diventa funzionale ad un mulino ora non più in uso, compiendo un salto di quota di alcuni metri.
    Sempre nel Comune di Sant’Angelo a Fasanella è presente la grotta di tipo rupestre chiamata Grotta dell’Angelo, tutto intorno si possono ammirare affreschi trecenteschi, sculture e un ricco altare seicentesco fatto costruire, come anche il pozzo e il pulpito, dall’abate Fabio Caracciolo. Sull’altare troneggia la stata di San Michele Arcangelo.

    Monte Panormo
    Sul Monte Panormo Saremo accompagnati dall’amico e guida CAI Mimmo Aiello, seguiremo il Sentiero Italia che attraversa una fitta vegetazione di faggi che sale verso la montagna in direzione Varco Vucculo dell’Arena fino a 1526 m. Un sentiero sulla destra si inerpica rapidamente fino a raggiungere la vetta del Panormo a 1742 m. Una volta in cima si potrà ammirare un paesaggio incantevole che va dal mare alle montagne del Cilento. La discesa avviene sullo stesso percorso. Durante il percorso ammireremo la bellezza dei fenomeni carsici (doline e inghiottitoi), all’interno delle quali si accumula e si conserva, non essendo esposte al sole, una grande quantità di neve. Suggestiva è la presenza di un nevaio perenne. Il percorso non presenta particolari difficoltà, tranne un breve tratto in prossimità della cima.
    Lunghezza ca. 8 Km
    Dislivello in salita ca. 400 m.
    Dislivello in discesa ca. 400 m.
    Tempo di percorrenza ca. 4/5 ore
    Difficoltà E Si seguono sentieri segnalati, mediamente impegnativa null’ultimo tratto su roccia

  • Equipaggiamento necessario:

    I partecipanti dovranno calzare scarpe da trekking alte e portare con sé bastoncini telescopici, pile, giacca a vento, mantella antipioggia, cappellino, crema di protezione solare, almeno una borraccia di acqua da un litro; si suggerisce di lasciare in auto un cambio completo di abito.

  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI €1,00, non soci €10,00.
    Il Costo del Bus sarà diviso tra il numero dei partecipanti.
    L’acconto di €70,00 comprende anche parte acconto BUS.
    Pernottamento, cena e prima colazione nell’agriturismo “La Rocca degli Ulivi” €50,00 a persona in camera doppia. Aumento di €5,00 per la camera singola.
    Per il pranzo del giorno 9 giugno al Rifugio Panormo COSTO €28,00 (menù: antipasto a base di formaggi e affettati della casa, due assaggini di primo (pasta fresca), grigliata di arrosto misto, acqua e 1/4 di vino a testa)
    Biglietto di ingresso per le grotte: percorso Turistico €12,00 – percorso Amatoriale €30,00.
    Guida proloco €2,00 pro capite.
    Il giorno 22 aprile oltre al pagamento della quota d’anticipo, si darà conferma di quale escursione si intende partecipare tra quella Turistica o Amatoriale, con il pagamento del corrispettivo per il biglietto d’ingresso.

    Per i non soci la quota comprende l’assicurazione.
    Le quote (per il viaggio sia l’andata che il ritorno, guide professionali) dovranno essere equamente divise per il numero dei partecipanti e versate in anticipo; tali quote non saranno restituite, a meno che in tempi utili non si sia trovato un sostituto.

  • Appuntamento e partenza:

    Appuntamento ore 6:00 Piazzale Stazione FAL di Villa Longo – MATERA – Partenza ore 6:30.

  • Come raggiungere la località di partenza:

Richiesta di iscrizione

  • Socio
  • Non socio
  • Si
  • No

Per saperne di più

Ciclotrekking sulla Via Vandelli






Informazioni generali


Data dell'escursione: da 02.05.2024 a 06.05.2024

  • Itinerario:

    Ciclotrekking sulla Via Vandelli

  • Parco, area protetta o zona:

Caratteristiche tecniche

  • Descrizione:

    I dettagli logistici e di costo del viaggio saranno determinati dal numero dei partecipanti e dalla modalità di raggiungimento del punto di partenza della cicloescursione (auto\treno).
    Prima tappa Modena – Lama Mocogno

    Km 67,19 Trail Rank 30
    Ascesa 1.619 tempo in movimento 6 ore
    Discesa 839 velocità 10,5 Km/h
    Quota minima 35
    Quota massima 1594
    Fondo: Asfalto, Carrarecce, Forestali
    Seconda tappa Lama Mocogno – Castelnuovo in Garfagnana

    Km 52,2 km Trail Rank 31
    Ascesa 1.675 tempo in movimento 6,44 ore
    Discesa 2.139 velocità 8 Km/h
    Quota minima 275
    Quota massima 1.672
    Fondo: Single Track, Forestali
    Terza tappa Castelnuovo in Garfagnana – Massa

    Km 51,19 Trail Rank 30
    Ascesa 1638 tempo in movimento 6,19 ore
    Discesa 1925 velocità 8,7 Km/h
    Quota minima 35
    Quota massima 1594
    Fondo: Single track, Forestali, Asfalto

  • Equipaggiamento necessario:
  • Equipaggiamento facoltativo:

Cartografia


Approfondimenti

  • Note:


Leggere attentanente


Iscrizioni e informazioni per la partenza

  • Quota di partecipazione:

    Soci CAI €1,00, non soci €10,00.
    Pernottamenti in strutture con budget variabile da 25 a 45 euro a persona per notte oltre la cena con stima esatta condizionata al numero di partecipanti.
    Le strutture individuate sul persorso sono:
    Lama Mocogno, VANDELLI B&B Via P. Giardini, 281, 41023 La Lama MO Camping Valverde Via Vaglio, 9, 41023 La Lama MO;

    Castelnuovo in Garfagnana Ostello Bellavita Via Roma, 5 Castelnuovo di Garfagnana, LU

    Marina di Massa Bed and Breakfast “La Cava di Terzo” Località Casette, 62, 54100 Casette MS https://lacavaditerzo.it/ it/.

  • Appuntamento e partenza:
  • Come raggiungere la località di partenza:

Per saperne di più
  • 1
  • 2

Calendario Escursioni

Luglio 2024

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Newsletter

Archivi